Brutte sorprese per Carlo Cracco e Claudio Sadler, i due famosissimi chef milanesi: da due stelle Michelin sono passati entrambi a una sola. Il clamoroso annuncio è stato dato in occasione della presentazione della Guida Michelin 2018 al Teatro Regio di Parma. Le stelle del cielo gastronomico milanese sono in movimento, ma non a favore dei due popolari chef. Un brutto colpo in particolare per Carlo Cracco, chef immagine visto che è sempre in tv e in vista. Pochi giorni fa ha aperto il suo terzo ristorante milanese, Garage Italia Customs, in società con Lapo Elkann. E forse proprio il fatto che trascorra molto tempo in tv ha scatenato i social, che non gli hanno risparmiato critiche. Il grado di esposizione mediatica raggiunto da Cracco è stato criticato dagli utenti, che hanno tirato in ballo pubblicità e programmi televisivi di cui è protagonista. A sorridere invece sono Matias Perdomo ed Eugenio Boer che hanno guadagnato la prima stella rispettivamente per il Contraste ed Essenza. A due stelle, invece, è passata la cucina di Andrea Aprea del ristorante Von dell’Hotel Park Hyatt. Il bilancio tutto sommato è positivo: perdiamo due stelle, ma ne guadagniamo tre, come quelle conquistate da Norbert Niederkofler del Sant Hubertus di San Cassiano in Alta Badia che entra nell’Olimpo dei ristoranti Tre stelle.



CARLO CRACCO SCENDE A UNA STELLA MICHELIN

Il mondo della ristorazione italiana festeggia dopo la cerimonia di assegnazione delle stelle Michelin 2018, ma non Carlo Cracco e Claudio Sadler. Dopo quattro anni di podio immutato, l’Italia sale nella classifica mondiale grazie alle tre stelle raggiunte dall’altoatesino Norbert Niederknofer del Sant’Hubertus. Ci sono poi altri tre ristoranti che hanno raggiunto due stelle e ben 22 giovani chef che hanno conquistato il loro primo riconoscimento. Un’annata difficile comunque quella dell’ex giudice di Masterchef: per Carlo Cracco è arrivato il declassamento. Dalla Michelin però invitano a non fare drammi: «Non è una sentenza definitiva». La decisione però ha già alimentato le polemiche sugli chef che partecipano alle trasmissioni televisive, criticati proprio perché costretti a dedicare meno tempo a quei ristoranti che li hanno resi famosi. Questo fenomeno, però, a dir la verità non colpisce la Francia, dove gli chef stellati continuano a svegliarsi senza brutte sorprese.

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