Anna Marchesini sarà la protagonista dello speciale Parlo da sola in due puntate a lei dedicato, in onda su RaiTre oggi 17 novembre e poi il prossimo venerdì 24 novembre, alle ore 23:00. Una (seconda) serata evento che non avrà l’atteso effetto amarcord, poiché la comicità di Anna Marchesini è e sarà sempre attuale. Nata ad Orvieto nel 1953, il prossimo 19 novembre avrebbe compiuto 64 anni. Anna aveva ancora tanto da dire e raccontare, aneddoti e creazioni comiche che avrebbero strappato, come spesso accadeva, una risata sorniona, ma a portarla via il 30 luglio dello scorso anno è stata l’artrite reumatoide, malattia della quale soffriva da tempo ma che nell’ultimo periodo si era andata ad aggravarsi sempre di più. Prima di andarsene, però, la Marchesini era riuscita ad esaudire il suo desiderio, ovvero assistere alla laurea della figlia Virginia, avuta nel 1993 dal suo matrimonio con l’attore Paki Valente dal quale divorziò nel 1999. Dopo essersi laureata a 22 anni in Psicologia, Anna nel 1976 entrò a far parte dell’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico, diplomandosi tre anni dopo come attrice di prosa. Già nel ’76 iniziò a cimentarsi nei primi spettacoli teatrali fino al 1982, anno in cui incontrò per la prima volta Tullio Solenghi, con il quale lavorò in un programma svizzero per italiani. Quello fu anche l’anno in cui nacque il celebre Trio in cui la Marchesini insieme a Solenghi e Massimo Lopez esordirono su Radio 2 con il programma Helzapoppin. Non solo teatro, radio e poi tv, però. Nella carriera di Anna Marchesini ci fu anche tanto doppiaggio ed un solo film, quello di Enrico Montesano del 1985 dal titolo A me mi piace. Nel 2000 arrivò anche il libro Che siccome che sono cecata, seguito 11 anni dopo dal suo primo romanzo, Il terrazzino dei gerani timidi e poi nel 2012 Di mercoledì. L’anno successivo, ormai provata dalla malattia, presentò il libro Moscerine.
IL SUCCESSO DEL TRIO E L’ULTIMO SALUTO DI SOLENGHI E LOPEZ
Il successo maggiore fu quello avuto nel Trio e che non si fermò solo in radio approdando nel 1985 in Tv nel varietà Tastomatto, al fianco di Pippo Franco e proprio qui nacquero le principali parodie che contribuirono a rendere celebre il Trio. Il successo proseguì per svariati anni segnando il grande talento comico dell’artista che riuscì a rappresentare alla perfezione personaggi caratterizzati da personalità esasperate, tic, nevrosi al limite del grottesco. L’apice fu raggiunto però con I promessi sposi, rilettura in chiave parodistica dell’omonimo romanzo di Manzoni, trasmesso nel 1990 su RaiUno in 5 puntate con ascolti record. Il Trio si sciolse nel 1994 per via del desiderio di Lopez di intraprendere una carriera da solista ma ciò non significò la fine del gruppo comico, riunitosi nel 2008 in occasione dei 25 anni di attività. Nei giorni scorsi, proprio Solenghi e Lopez sono stati ospiti di Fabio Fazio nella trasmissione Che tempo che fa, durante la quale hanno ricordato Anna Marchesini e gli anni dello storico Trio. “Dodici anni passati insieme come li abbiamo passati noi hanno inevitabilmente scolpito un po’ della mente e del cuore di ognuno di noi negli altri due, per cui facciamo ancora uno spettacolo a Trio”, aveva detto Solenghi spiegando come, durante il tour che lo vede in coppia con Lopez, resta la convinzione di entrambi di portare in scena, ogni sera e con loro, anche un po’ di Anna.
LA MALATTIA E L’ULTIMA APPARIZIONE TV
L’ultima apparizione in tv di Anna Marchesini fu quella da Fazio, nel talk show Che tempo che fa. Era il 2 novembre 2014 e in quell’occasione la grande attrice affrontò con la sua consueta comicità ed ironia anche il tema della malattia, l’artrite reumatoide che le era stata diagnosticata circa 10 anni prima, costringendola a stare lontana dal suo amato palco teatrale per molto tempo. Fu sempre in quell’intervista durante la quale Anna ironizzò sulla data del 2 novembre, asserendo: “nel caso, vorrei essere cremata”, e così è stato, a Viterbo, nel cimitero di San Lazzaro, proprio in base alle sue volontà. Quella intervista resterà indelebile proprio per le sua affermazione in cui era palpabile la grande voglia di vivere che la Marchesini aveva così fortemente. “Vi garantisco, ve lo giuro, che sono così “appiccicata”, così obesa di vita, che mi interessa pure la morte. Mi astengo dal giudicare che sia qualcosa di bello o di brutto, è qualcosa che ci accade”, aveva detto, senza mai rinunciare alla sua grande ironia nonostante apparisse ormai molto provata dalla malattia.