Donatella Rettore, ha dovuto abbandonare l’edizione di Tale e Quale Show per problemi di salute. La cantante attraverso il settimanale Diva e Donna, ha deciso raccontare la sua breve esperienza nel talent iniziando a spiegare in maniera dettagliata il perchè dell’abbandono: “Volevo continuare ma è stato inevitabile. Avevo un virus addosso, il catarro e la febbre alta. Prendevo botte di Tachipirina 1000 ma potevo guarire solo stando a letto. Mi spiace tantissimo per Carlo Conti, lo adoro, me lo chiedeva da anni di farlo, ho ceduto”. Inaspettato l’attacco a Marco Carta e Platinette: la cantante definisce infatti il primo “carta straccia”, mentre accusa Platinette di aver fatto la caricatura della Vanoni. L’artista ha svelato un aneddoto particolare con una precisa richiesta.



LE RIVELAZIONI DELLA RETTORE DOPO TALE E QUALE

“I cantanti li scelgo io.‘Giuro che sarà così‘, mi ha risposto Conti. – svela la Rettore a Diva e Donna – Mi hanno fatto scegliere i cantanti ma non le canzoni. Avrei fatto la Vanoni che conoscono meno, quella della mala, ma loro, gli autori, volevano la solita ‘Tristezza per favore vai via‘. Imporre ‘Sempre‘ di Gabriella Ferri è stato un match. ‘Non se la ricorda più nessuno‘, mi dicevano. Avrei fatto Mina, Freddie Mercury, forse Janis Joplin e la grandissima Milly”. Diversi le situazioni del programma che non hanno convinto la Rettore riguardo il programma. Una su tutte l’ossessione degli autori sull’audience: “Hai un personaggio unico come me, sfruttalo per fare cultura. Volevano farmi fare la Cinquetti invece della Ferri. Mi è venuta la febbre a 59. Mi vedete io che canto ‘Non ho l’età‘?. Piuttosto avrei fatto Rita Pavone, lei sì un’artista totale della storia italiana”.

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