BULL, ECCO DOVE SIAMO RIMASTI

Nella seconda serata di oggi, domenica 19 novembre 2017, Rai 2 trasmetterà un nuovo episodio di Bull, in prima Tv assoluta. Sarà il 22°, dal titolo “Segreti“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati due settimane fa: Danny (Jaime Lee Kirchner) scopre di essere rimasta incinta, ma decide di non informare i colleghi. Cable (Annabelle Attanasio) invece inizia ad avere dei seri dubbi sul suo fidanzato, mentre Chunck (Chris Jackson) schiva appena in tempo una multa per aver cercato di parcheggiare in un posto per disabili. Nel frattempo, Benny (Freddy Rodríguez) invita Bull (Michael Weatherly) a pranzo per appianare le loro divergenze e lo informa di avere un appuntamento con degli ex colleghi. Lo psicologo cerca di avvisarlo del fatto che potrebbe cadere in una trappola e si offre per accompagnarlo, in modo da evitare di farlo cadere nei guai. L’ex Procuratore informa subito Benny che sono emersi nuovi dati su un vecchio caso riguardo ad un serial killer di donne: le autorità credono che Hayden Watkins (Christopher James Baker) sia stato incastrato con scarse prove. Sembra infatti che la prova principale sia stata trovata proprio da Benny, una lente a contatto in cui era presente il DNA del sospettato e che ora è stata rianalizzata. Bull nota che all’esterno si stanno radunando diversi agenti federali in borghese e cerca di portare l’amico all’esterno, ma è costretto a lasciare che lo arrestino per dibattere il tutto in tribunale. Anche se inizialmente sembra che Benny verrà processato per un’infrazione delle norme, scopre in aula che lo hanno accusato di aver manomesso delle prove riguardo al caso del serial killer. Ore dopo, lo psicologo entra in contatto con J.P. Nunnelly (Eliza Dushku), un avvocato che si occupa di sistemare le cose. In cambio gli chiede che il suo team faccia un favore alla sua azienda in un secondo momento. Il mattino successivo, la donna ottiene un patteggiamento per Benny e la possibilità di non avere una pena detentiva. In cambio dovrà fare delle scuse pubbliche per aver contraffatto delle prove, ma Benny non intende farlo. E’ sicuro infatti che Hayden sia colpevole e di non aver fatto ciò di cui lo accusano. Sa inoltre che il giudice metterà in seguito il detenuto in libertà, mettendo a rischio tutta la città perché a quel punto ci sarebbe un assassino pronto ad uccidere di nuovo. Nonostante la decisione dell’avvocato di andare a processo, Bull chiede alla Nunnelly di seguire la causa da vicino dato che è una penalista, accettando di gestire tre casi del suo studio. Durante l’udienza, Benny entra in contatto con il suo ex capo, che gli chiede perché non abbia voluto patteggiare. In occasione della sua testimonianza, l’avvocato viene messo alla gogna dall’accusa per via della pressione vissuta all’epoca del caso contro Hayden. La Nunnelly tenta invece di far ricadere le accuse sugli ex capi di Benny, convinta che Wilson Jessup (Delaney Williams) e Brent Janson (Joel de la Fuente) nascondano qualcosa. Benny infatti rivela che il detenuto ha confessato ad un certo punto delle indagini, ma che poi aveva ritrattato tutto rivelando di essere stato obbligato a parlare. 



ANTICIPAZIONI PUNTATA DEL 19 NOVEMBRE 2017, EPISODIO 22 “SEGRETI

In seguito al successo riscontrato nella causa di Benny, Bull dovrà restituire il favore alla Nunnelly, come da accordi precedenti. Lo psicologo dovrà quindi collaborare con l’avvocato penalista sul primo dei tre casi individuati per rimborsarla del suo lavoro. Non appena avviano il processo, i due finiscono però per scontrarsi con il loro stesso cliente, ovvero una società informatica che fornisce cloud. L’azienda si trova infatti sotto accusa dall’FBI, che pretende di ottenere un forte quantitativo di dati coperti da copyright. Il cliente della Nunnelly non intende violare il patto di fiducia con i propri clienti, anche se le informazioni contenute in quei dati potrebbero aiutare il governo ad identificare il responsabile di un recente attacco eco-terrorista. Questo nuovo caso di Bull rappresenta forse uno dei temi più attuali per l’America. Il riferimento è infatti a quanto avvenuto alcuni anni fa fra i colossi di internet e telefonia e i federali USA, in cui i primi hanno rifiutato di fornire dati essenziali al governo nonostante fosse in corso una situazione critica.



 

Leggi anche