Carlo Tavecchio ha parlato a Le Iene Show di una “debacle tecnica”, affibbiando a Giampiero Ventura tutte le colpe della mancata qualificazione ai Mondiali 2018 in Russia. Presto però potrebbe rassegnare le dimissioni dopo aver comunicato la sua “indisponibilità”. Domani nella riunione della Figc il numero uno del calcio italiano potrebbe gettare la spugna. Attaccato da più porti, dal mondo politico e dal Coni che con Malagò gli ha consigliato di dimettersi, Tavecchio pensava di poter contare sul consiglio federale. Contrarietà però al suo operato non l’ha espressa solo l’Assocalciatori, ma anche la Lega Pro che ora spinge per andare alle elezioni. Tavecchio potrebbe trovarsi ancora in maggioranza ma con numero risicati per portare avanti il suo progetto di rilancio del calcio italiano. Il “no” di Carlo Ancelotti potrebbe aver pesato ulteriormente su una vicenda in continua evoluzione. (agg. di Silvana Palazzo)



TAVECCHIO: “ITALIA FUORI DAI MONDIALI? COLPA DI VENTURA”

Carlo Tavecchio è da lunedì sera nel mirino di gran parte dei tifosi di calcio d’Italia. La mancata qualificazione ai Mondiali della nostra Nazionale è un’onta che difficilmente potrà essere lavata via, ma il numero uno della FIGC ha ritenuto giusto non presentare le dimissioni da Presidente della Federcalcio. Intercettato da Le Iene Show, Tavecchio non è riuscito a trattenere le lacrime parlando del fallimento andato in scena davanti ad un San Siro a tratti commovente contro la Svezia. Queste le sue parole, come si può apprendere da un video di anticipazioni rilasciato dal programma di Italia Uno:”La debacle è tecnica, dipende dalla scelta tecnica sbagliata della formazione. Colpa dell’allenatore? Devo dirlo per forza”. Tavecchio poi ha ammesso: “L’ho scelto io l’allenatore. Se sono sereno? Per niente. Non riesco a dormire da 4 giorni. Dormo e mi sveglio. Abbiamo giocato male: contro gente alta almeno uno e novanta dovevamo aggirarli con i piccoletti che invece stavano in panchina” alludendo al mancato utilizzo di Lorenzo Insigne. Questo il video in cui Tavecchio scoppia in lacrime.



CARLO TAVECCHIO, “IO VOLEVO DONADONI”

Tavecchio, nel corso del colloquio con Nicolò De Vitiis de Le Iene Show, ha svelato dettagli finora mai emersi riguardo la Nazionale. Il primo è quello riguardante il c.t. individuato all’epoca della scelta di Ventura:”L’ho scelto io l’allenatore. Ma l’ho scelto in un momento dove l’offerta era quella. Conte aveva lasciato, era andato al Chelsea… Erano rimasti sul mercato Ventura, De Biasi, Montella. Ho scelto tenendo conto anche delle indicazioni dei più importanti giocatori. Non è che ho scelto solo, esclusivamente. Quando si è posto il bouquet di offerte, sono andato a parlare anche con i giocatori. […] Dico una cosa che non ho detto mai: la prima scelta mia era Donadoni. […] Purtroppo il presidente Saputo si è opposto a questa situazione, perché io Donadoni lo conoscevo bene dal passato”. Tavecchio ha parlato anche della rosa di papabili allenatori della Nazionale:”Finora non abbiamo…hanno già impegni fino a giugno dal punto di vista contrattuale (gli allenatori individuati, ndr). […] Non sono mica contratti da 50mila euro, sono contratti da milioni, chi non li rispetta deve pagare la causale. Non credo che ci sia gente in giro che abbia voglia di pagare milioni per lasciare […] chiaramente quando io le dico che i papabili – che sia Ancelotti, che sia Conte, che sia Allegri, che sia Ranieri, che sia altra gente, che sia Mancini – questo è il novero dei disponibili”.



ANCELOTTI SI ALLONTANA?

Il jolly nel mazzo di carte di Carlo Tavecchio, il coniglio che il presidente della FIGC spera di tirare fuori dal cilindro al Consiglio Federale di lunedì mattina, ha il volto di Carlo Ancelotti. È l’allenatore di Reggiolo il prescelto per raccogliere l’eredità dell’esonerato Gian Piero Ventura, ma in questo senso arrivano brutte notizie per chi spera che l’ex allenatore del Milan sieda presto sulla panchina della Nazionale. Il suo storico procuratore, Giovanni Branchini, intervenuto alla trasmissione radiofonica “Deejay Football Club” su Radio Deejay, ha infatti chiuso ad un’ipotesi di questo tipo. “Carlo per ora non allenerà la Nazionale. In questo momento ha altri obiettivi, altre intenzioni”, ha detto il procuratore, che ha aggiunto: “Ancelotti non vuole mancare di rispetto a nessuno, ma in questo momento non è interessato”. Secca la replica da parte della FIGC, che attraverso una fonte qualificata risponde all’Ansa:”Non commentiamo notizie senza fondamento, sono solo sciacallaggio giornalistico”.