“Non è rock ma è l’opera. Ma l’opera lirica spacca perchè è piena di storia che parla di noi, basta solo abbandonarsi alla musica. Anche se sono passati 100 anni e la storia è ambientata in Giappone ci riguada ancora molto da vicino”: è con queste parole che Mika introduce al pubblico il momento dedicato alla Madama Butterfly nell’ultima puntata di Stasera CasaMika. In chiave moderna, il cantante racconta nel suo varietà la storia di Madama Butterfly che viene però rappresentata in modo attuale e con fantastici cantanti lirici che lasciano il pubblico in studio e a casa senza parole. Una scena davvero emozionante oltre che originale, che Mika porta a termine con grande abilità e senza mai risultare banale o noioso. La storia è avvincente anche se riassunta dal noto canyante in pochi minuti. (Anna Montesano)
L’OPERA DI PUCCINI PORTATA IN SCENA DA MIKA
Nella nuova puntata di Stasera Casa Mika in onda questa sera su Rai 1, verrà dato grande spazio ancora una volta all’Opera con il padrone di casa Mika che andrà a proporre al pubblico televisivo un altro apprezzato tassello dello sconfinato patrimonio artistico italiano come la Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Un’opera che nonostante abbia più di 100 anni, riesce ad essere eccezionalmente attuale per lo scontro tra ricchi e poveri che viene raccontato. Per Mika un imperdibile esperimento musicale che permetterà anche di rivivere la bellissima ma al tempo stesso travagliata storia d’amore tra Cho-Cho San che in questo caso verrà interpretata da Isabella Lee ed il tenente della marina degli Stati Uniti F. B. Pinkerton che per l’occasione avrà il volto di uno dei tenori più apprezzati al mondo ed ossia Vincenzo Costanzo. Insomma ci sono tutte le premesse per poter assistere ad uno spettacolo di assoluta qualità anche perché alla regia ci sarà Damiano Micheletto che nella seconda puntata di Stasera Casa Mika aveva curato l’Opera Elisir d’amore.
MADAMA BUTTERFLY, LA CLAMOROSA BOCCIATURA DELLA SCALA
La Madama Butterfly è un’opera in tre atti scritti dal celebre compositore italiano Giacomo Puccini dedicata alla regina d’Italia Elena di Montenegro. È stata composta tra l’estate del 1901 ed il 27 dicembre del 1903 con la prima rappresentazione teatrale che avvenne il 17 febbraio del 1904 presso il Teatro alla Scala di Milano. Tuttavia il debutto non fu dei migliori tant’è che venne presentata come un colossale fiasco. Una incredibile bocciatura (poi nella seconda proposizione a Brescia fu straordinario trionfo) che venne descritta da una lettera che Ramelde Puccini, sorella di Giacomo, scrisse al marito per metterlo a conoscenza di quanto avvenuto: “Alle due siamo andati a letto e non posso chiudere occhio; e dire che tutti eravamo tanto sicuri! Giacomo, poverino, non l’abbiamo mai veduto perché non si poteva andare sul palcoscenico. Siamo arrivati in fondo non so come. Il secondo atto non l’ho sentito affatto e, prima che l’opera finisse, siamo scappati dal teatro”. Tuttavia Puccini in una missiva palesò l’impressione di una congiura ai suoi danni: “con animo triste ma forte ti dico che fu un vero linciaggio. Non ascoltarono una nota quei cannibali. Che orrenda orgia di forsennati, briachi d’odio. Ma la mia Butterfly rimane qual è: l’opera più sentita e suggestiva ch’io abbia mai concepito. E avrò la rivincita, vedrai, se la darò in un ambiente meno vasto e meno saturo d’odi e di passioni”.