In un’intervista di pochi mesi fa a Tv Sorrisi e Canzoni, Luca Zingaretti si è espresso su quello che probabilmente è il suo personaggio più noto: il Commissario Montalbano. L’attore ha raccontato come sia evoluto negli anni e come sia un personaggio che lo entusiasmna sempre molto: «È una passione, è sempre una sfida. Giriamo in media ogni due anni per due mesi. E ogni volta discutiamo fino all’ultimo, fino a un secondo prima di dare il ciak: ognuno dice la sua sulla battuta, sull’inquadratura, sul costume, sul luogo. Quando si crea una tale aspettativa nel pubblico che ti segue da così tanto tempo, ti assumi una grossa responsabilità e la devi prendere sul serio». Poi confessa: «Montalbano è maturato, è più malinconico, è invecchiato assieme a me – e spiega – succede sempre nel genere “polar”, come si chiama in Francia. […] Montalbano ha una visione più cupa perché negli ultimi anni la vita è diventata più difficile, complici la crisi economica e il dramma dei migranti a un’ora e mezzo di gommone. Viviamo nella paura, il terrorismo ci ha portato la guerra in casa. La fiction non può che subire questi influssi» conclude Zingaretti. (Anna Montesano)



CURIOSITÀ SUL MANOSCRITTO

Lo sapevate che il finale de Il Commissario Montalbano è già stato scritto da oltre 10 anni? Andrea Camilleri l’ha confessato la scorsa estate a Bianca Berlinguer durante #CartaBianca: “Ho scritto la fine dieci anni fa, ho trovato la soluzione che mi piaceva e l’ho scritta di getto, non si sa mai se poi arriva l’Alzhemier”, ha confidato lo scrittore. Se gli appassionati in attesa della nuova stagione nutrono dei dubbi, possono dormire sonni tranquilli perchè il mitico Commissario non morirà anche se: “Se ne andrà, sparirà senza morire”. Poi Camilleri ha affermato dove è nascosto il famoso finale: “La cosa che più mi fa sorridere – ha proseguito Andrea Camilleri – è quando sento che il manoscritto è custodito nella cassaforte dell’editore. La verità? Il manoscritto finale è semplicemente custodito in un cassetto”. Stasera, andrà in onda in replica l’appuntamento con Luca Zingaretti che, viste le proposte della giornata, saprà nuovamente appassionare il pubblico. Ed intanto, se volete visionare la serie anche in diretta e replica streaming, potete farlo tramite il portale di RaiPlay e l’applicazione ufficiale per dispositivi mobili. Se volete anticipare i tempi e vedere di già la puntata, potete farlo cliccando qui. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



L’ARRETRATEZZA NEI NOSTRI COSTUMI

Il Commissario Montalbano torna in onda questa sera dopo il boom di ascolti anche in replica ma questa volta la sua “missione” è quella di spronare le donne a denunciare e dire no agli “amori” violenti e che spesso cercano di cambiare. Per il ciclo “Il grido delle donne” ad andare in onda sarà Le ali della Sfinge. La puntata è perfettamente raccontata dal promo che mostra il caso che il Commissario dovrà affrontare questa sera andando a caccia del solo indizio a disposizione, un tatuaggio di una farfalla. Il RadioCorrieretv ha condiviso su Twitter il promo (che potete vedere cliccando qui) riportando un penso vero per quanto nudo e crudo sperando che la giornata contro la violenza sulle donne possa davvero scuotere le coscienze di tutti. In particolare, si legge: “La violenza sulle donne, nella maggior parte dei casi viene compiuto da fidanzati, ex fidanzati, mariti, ex mariti. Viene fuori un desolante quadro di arretratezza dei nostri costumi…”. (Hedda Hopper)

OTTIMI ASCOLTI ANCHE IN REPLICA

Il commissario Montalbano non stanca mai il pubblico di Raiuno che segue sempre con affetto anche le repliche dei vari episodi. In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, la Rai ha deciso di trasmettere il ciclo “Il grido delle donne” mandando in onda quattro episodi de Il commissario Montalbano in cui al centro delle indagini ci sono i femminicidi. L’episodio che andrà in onda questa sera s’intitola “Le ali della sfinge”. Fu trasmesso per la prima volta il 3 novembre del 2008 portando a casa quasi nove milioni di telespettatori pari al 30% di share. Un risultato eccellente per il commissario più amato della televisione italiana diventato ormai una garanzia per la Rai. Le repliche dei primi due episodi del ciclo “Il grido delle donne” hanno comunque incollato davanti ai teleschermi quasi sei milioni di telespettatori a serata pur essendo delle repliche. Le ali della sfinge è uno degli episodi più belli della serie dedicata ai romanzi di Andrea Camilleri con cui la Rai spera di portare ancora a casa la vittoria.

ANTICIPAZIONI LE ALI DELLA SFINGE

Per il Commissario Montalbano è un periodo difficile dal punto di vista personale. Il suo rapporto con la fidanzata storica Livia vive continui alti e bassi non dando al commissario quella serenità di cui avrebbe bisogno per affrontare il suo lavoro. Durante una sera in cui è particolarmente nervoso, Salvo riceve la telefonata di Catarella. In una vecchia discarica, nudo e come se qualcuno avesse voluto liberarsi di una cosa vecchia, è stato ritrovato il corpo di una ragazza di cui nessuno sa nulla. Accanto al corpo, infatti, non ci sono documenti o oggetti che possano essere utili al riconoscimento. Il commissario Montalbano per scoprire l’identità della vittima parte così da un tatuaggio sul suo corpo ovvero una farfalla notturna chiamata sfinge. Montalbano dà il via alle indagini e scopre che altre ragazze che hanno trovato lavoro grazie all’associazione cattolica “La buona volontà” presentano tutte lo stesso tatuaggio. Quelle ragazze, tutte dell’Est, in Italia sono state salvate dall’associazione cattolica dalla prostituzione. Montalbano, però, non ne è convinto e continua a vedere qualcosa di poco chiaro. Decide, così, di non arrendersi e di portare avanti le indagini nonostante le pressioni del vescovo e del questore che fanno di tutto per intralciare il suo lavoro. Il commissario, però, non si fa intimorire e accelera il tutto per arrivare il prima possibile alla verità. Se Montalbano riesce a risolvere il caso, altrettanto non può dirsi per la sua vita privata. Livia, infatti, appare stanca e potrebbe essersene andata per sempre.