Daniele Bossari è uno dei papabili vincitori del Grande Fratello Vip 2: dopo un inizio abbastanza complicato, nel quale ha rischiato più volte di essere eliminato, il conduttore televisivo è riuscito a farsi conoscere sia dai propri compagni di avventura che dal pubblico da casa. In queste lunghe settimane, il finalista di questa edizione ha parlato in varie occasioni dei problemi che ha dovuto affrontare in passato, a partire dalle proprie insicurezze (motivo per cui aveva deciso di prendere parte al reality show di Canale 5) e da un grande segreto che lo tormenta. Lo stesso Alfonso Signorini aveva fatto riferimento a qualcosa di doloroso che, stando alle dichiarazioni fatte davanti alle telecamere del GF Vip 2, potrebbe essere ricondotto al tentato suicidio di un amico, ferito proprio dallo stesso Daniele. Ma questi piccoli indizi, sono diventati qualcosa di più concreto nelle ultime ore, dopo uno sfogo avvenuto con Aida Yespica.
Daniele Bossari parla delle sue angoscie e della sua depressione
Continua il positivo percorso di Daniele Bossari al Grande Fratello Vip 2, programma che gli ha permesso non solo di farsi conoscere meglio ma soprattutto di superare alcune angoscie che lo tormentavano da tempo. A spiegare meglio la situazione è stato proprio lui in un colloquio sincero con Aida Yespica. In esso, il conduttore di Mistero ha chiarito le ragioni che lo hanno spinto a partecipare il reality show, a partire da una forte depressione che lo aveva persino portato a chiudersi in casa: “Io mi guardavo allo specchio e avevo il ribrezzo di me stesso, non rispondevo più a nessuno, non volevo uscire di casa. Ho lavorato ugualmente ma non mi riguardavo mai. Sono andato dallo psicologo, ma il percorso è ancora lungo. La mente ti blocca completamente, le insicurezze ti bloccano, questo è uno dei tanti motivi per cui ho scelto di venire al Grande Fratello”. Bossari ha quindi raccontato di avere vissuto un vero infermo, arrivando persino a desiderare di vivere su di una torre, lontano da tutto e tutti: “Prima ero incupito, come se avessi un velo. Ero proprio chiuso, leggevo soltanto. Il mio sogno era vivere in una torre senza nessuno perché stavo male dentro. Avevo l’inferno”.