Lo scandalo delle molestie sessuali ha travolto Hollywood, mentre il cinema italiano si “difende”: qui infatti nessuno ne parla volentieri e se lo finisce per diventare bersaglio delle critiche. “I pregiudizi sono duri a morire, se una donna si permette di interpretare un altro ruolo che non sia la schiava nella vita di qualcun altro è già una tr**a”, ha dichiarato Ornella Muti nell’intervista rilasciata a Vanity Fair, spiegando però anche che “il sistema sta barcollando”. Asia Argento e Miriana Trevisan, ad esempio, hanno accusato rispettivamente Harvey Weinstein e Giuseppe Tornatore, finendo nel tritacarne delle polemiche: “Capisce qual è il timore di aprirsi? Se parli, ti si scagliano contro. E vorrei capire dove sarebbe la convenienza di denunciare se questo è il trattamento. Poi guardi, si parla di donne molto giovani”, aggiunge Ornella Muti. Giovani come alcune delle sue amiche che si sono perse per colpa di sceneggiatori “nani”. Li chiamavano proprio così, i “7 nani” perché le attiravano, illudevano, usavano, lasciandole al loro destino: “E in un secondo le trasformavano in troie”.



ORNELLA MUTI, FRECCIATA A BARBARA DURSO. E MIRIANA TREVISAN APPLAUDE…

La decisione di uscire allo scoperto per denunciare le molestie sessuali subite ha innescato nel mondo del cinema italiano una dinamica che può essere definita “mafiosa” senza il rischio di incappare in un’esagerazione. Lo ha spiegato Ornella Muti: “Mi ha sconcertato leggere opinioni di persone che magari si detestano tra loro, ma se vedono messo in pericolo il loro merdaio si uniscono contro di te – ha dichiarato ai microfoni di Vanity Fair -. Noi ci aggiriamo sulle briciole, ma la pagnotta lì rimane e tutti la difendono”. D’altra parte però ritiene che si debba andare con i piedi di piombo quando vengono fatti i nomi o almeno evitare quei processi televisivi che raggiungono livelli molto bassi: “Non dovremmo decidere da Barbara d’Urso se uno è colpevole o innocente”. Dicono che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. E allora forse non è un caso se Miriana Trevisan ha condiviso sui social l’intervista di Ornella Muti, ringraziandola per le sue parole (qui per il post su Instagram), peraltro dopo una polemica con Barbara d’Urso ed Eva Henger



“BRIZZI? CI SONO NOMI BEN PIÙ GROSSI…”

Se Fausto Brizzi deve pagare, devono farlo anche gli altri. “Nessuno si permetta di condannarlo se non escono fuori anche tutti gli altri nomi”, ha dichiarato Ornella Muti, secondo cui ci sono nomi ben più grossi e importanti del regista romano che invece vengono coperti. Il fatto dunque che questa storia sia venuta a galla è positivo, ma bisogna evitare di trasformarla in una bolla che scoppierà facendo tornare tutto come prima. All’attrice non è mai successo di essere assalita, ma forse anche perché si è sempre fatta accompagnare a lavoro, visto che a 14 anni ha capito che gli uomini le avrebbero dato “fastidio”. Consapevole di non saper reagire in determinate situazioni, preferisce defilarsi ed evitarle in primis. E a chi la critica, prendendo di mira anche la figlia Naike, risponde duramente: “Saremo anche due tr**e, ma abbiamo messo al mondo due ragazzi puliti. Che non guardano dal buco della serratura, che non si interrogano sul pom***o di Cecilia nell’armadio del Grande Fratello e non si concentrano soltanto sullo schifo, ma sanno guardare anche al bello. Se insegni a cercarlo, il bello alla fine lo trovi”.

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