L’INTERVISTA

Demetrio Albertini è seduto al Tavolo di Che tempo che fa: “Non mi interessa prendere il posto di Tavecchio”, afferma, incalzato da Fazio. “Dopo la mancata elezione di tre anni fa ho preso un’altra strada, e sto bene dove sto. Se mi chiedessero un contributo esterno accetterei, ma solo in quel caso”. Poi la critica: “Il calcio italiano è troppo indietro rispetto a quello degli altri Paesi”. Scontato: l’erba del vicino è sempre più verde. Chi sceglierebbe, lui, come allenatore? “Se si riuscisse a convincere Ancelotti sarebbe bello”. Con Albertini, promette Fazio, ci rivedremo dopo. Il break è offerto da Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, che cantano Strade e Storie di tutti i giorni. “Avevamo voglia di tornare a cantare insieme… Insieme”. Francesco Facchinetti, anche lui al Tavolo, interviene: “Meno male! A casa ci ammorbava tutti. Non ha resistito un attimo, dopo la pausa”. Si torna ad Albertini, con la domanda di Marzullo: “È più vero che noi siamo le nostre paure o è più vero che, se noi siamo le nostre paure, non possiamo avere paura di noi?”. [agg. di Rossella Pastore]



ALBERTINI E TAVECCHIO

Come sarebbe andata se fosse stato scelto Demetrio Albertini e non Carlo Tavecchio alla presidenza della Figc? È una domanda che probabilmente Fabio Fazio porrà all’ex centrocampista di Milan e nazionale oggi a Che tempo che fa dove questi sarà ospite. L’Italia si sarebbe qualificata ai Mondiali? Purtroppo non si vive di se e di ma, però c’è la possibilità di cambiare marcia e con Demetrio Albertini questo sarà possibile. Le sue idee sono sicuramente più innovative dell’ormai ex Presidente Carlo Tavecchio. In primis quello ”spazio ai giovani” che non deve essere un motto solo sulla carta. Si partirebbe dalla scelta di un commissario tecnico in grado di dare una sterzata tecnica e tattica, ma anche di uomini, alla nazionale. Tante novità che poi potrebbero arrivare anche nei campionati professionistici. Demetrio Albertini stasera potrebbe svelare diverse situazioni interessanti. (agg. di Matteo Fantozzi)



PRONTO PER LA PRESIDENZA DELLA FIGC?

Domenica 26 novembre Fabio Fazio ospiterà nel salotto televisivo di “Che tempo che fa” su Rai 1 quello che viene indicato da più parti come l’uomo nuovo del calcio italiano, ovvero Demetrio Albertini. Colui che ha già sfidato Carlo Tavecchio nel 2014 anche per la presidenza federale, perdendo la battaglia, potrebbe tornare ora a candidarsi per la presidenza della FIGC dopo il disastro della qualificazione ai Mondiali mancata dagli azzurri dopo sessanta anni di presenza ininterrotte nella rassegna iridata. Albertini è stato molto critico in questi anni sulla gestione Tavecchio, e potrebbe essere lui il candidato per sostituirlo e aprire un nuovo corso, col sostegno importante di Damiano Tommasi e dell’Associazione Calciatori, che dopo l’eliminazione dell’Italia contro la Svezia non ha accettato qualunque proposta di rilancio da parte del vecchio Consiglio Federale, chiedendo immediatamente nuove elezioni e respingendo la proposta di commissariamento da parte del presidente del CONI Malagò.



MA IL FAVORITO PER LA FIGC E’ UVA

Bisogna dire che le quote dei bookmaker, spesso indicative, vedono Michele Uva come più probabile nuovo presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, quotato 2.50, mentre l’ex presidente della Lega di B Andrea Abodi viene quotato 3.00 e l’attuale presidente della Lega Nazionale Dilettanti, il senatore Carlo Sibilia, a 3.50. Albertini viene quotato 4.00, papabile ma non favoritissimo, anche se ha al momento il vantaggio, condiviso con Abodi, di non occupare altre cariche. Dopo l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali, le parole di Albertini sono state perentorie in favore del rinnovamento: “Al momento sono fuori da tutto e sto facendo il mio percorso, ma ci dovesse essere l’opportunità di condividere con le componenti del calcio per riattivare il movimento del calcio, certamente. Non sto parlando di ruolo, ma della forma. Credo sia arrivato il momento di capire le cause e avere il coraggio di cambiare, e lo dico da esterno.” Parole che ribadirà anche nell’intervista di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”.