“Quella di stasera è una puntata molto attesa per la presenza, tra gli altri, del presidente Berlusconi”. Le premesse non sono delle migliori. Fatto sta che Fabio Fazio appare pronto, quasi carico. Ma la flemma d’ordinanza non lo abbandona nemmeno per il monologo iniziale. Così, mentre parla della disfatta di Milano nella corsa all’Agenzia europea del farmaco, iniziamo ad accusare il classico abbiocco post-cena. A svegliarci, qualche istante dopo, la voce stridula da gallina di Luciana Littizzetto. Ebbene, forse sarebbe più corretto dire da pulcina: questa sera, la Littizzetto è vestita da Calimero. Fine anteprima; la prima combo di ospiti è così composta: Alessandro Gassmann-Gigi Proietti. “Ma insomma, Gigi, ti sei fatto dirigere da qualcuno che hai visto nascere?”. Inelegante, Fazio: sta forse mettendo in dubbio le sue doti registiche? Si discute de Il premio, il terzo film da regista di Gassmann Junior: “Ho voluto raccontare la fatica di crescere con un padre ingombrante”. Tutto già sentito, se non visto su pellicola. Voto: 4.



“Parliamo prima di cose tristi, poi passiamo alla politica. Che mi dice del Milan?”. Silvio Berlusconi è un vero diplomatico, anche in ambito calcistico. Sul nuovo Presidente dice: “Lasciamolo fare”. Domanda estemporanea: “Com’era da bambino?”. “Molto responsabile. Ho sofferto molto la mancanza di mio padre”. Un po’ temiamo l’effetto Andreotti, specie quando l’ottantunenne esita qualche istante più del dovuto. Ma non dategli del vecchio: di fronte alla domanda “passato o futuro?”, il Cavaliere risponde “presente”. Il tono è quasi minaccioso: “Un presente operoso”, aggiunge. Voto: 5. L’accoglienza riservata a Gianna Nannini è degna di una superstar. Peccato che le superstar non cantino in playback. La sua Fenomenale è a dir poco pretenziosa, e non meno arrogante è Cinema, che canta subito dopo. Voto: 3. Domanda scomoda per Giuseppe Tornatore: “Come rispondi alle accuse di Miriana Trevisan?”. “Ho la coscienza a posto. Quel che ho letto mi ha stupito: da un giorno all’altro ho scoperto di essere un mostro. La colpa è in parte dei media, che al giorno d’oggi pubblicano di tutto”. Lo ha detto lui: meglio non entrare nel merito. Voto: 6.

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