Fabio Volo è un artista a tutto tondo, attore, scrittore e conduttore, ma nel suo passato c’è anche la musica. Nei primi anni ’90, infatti, Volo ebbe una breve parentesi musicale durante la quale incise alcuni singoli eurodance in lingua italiana. È il periodo degli esordi ma anche quello nel quale ammette di aver subito alcune avances da parte di un uomo potente. Fabio ha raccontato la sua esperienza al programma radiofonico Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, in un momento, quello attuale, nel quale le denunce pubbliche per molestie nell’ambito dello spettacolo sono ormai all’ordine del giorno. “Quando facevo il cantante, ed ero giovanissimo, andai ad esibirmi in un festival. Uno degli organizzatori, che era gay, bussò alla porta della mia camera”, ha raccontato Fabio a Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. In quel momento lui stava per fare una doccia e gli aprì con l’asciugamano legato in vita. Lo salutò e gli chiese se avesse bisogno di qualcosa: “Mi chiese se avessi bisogno di compagnia”. A quel punto lui replicò di no facendogli notare che stava per andare a fare una doccia. “Lui mi disse: se vuoi ti lavo la schiena…”. L’allora giovanissimo Fabio non cedette affatto alle avances ma anzi reagì di polso: “Ero un ragazzotto di Brescia e gli dissi: facciamo che conto fino a cinque. Se al cinque sei ancora qui ti stacco la testa!”. L’autore di tanti romanzi di successo ha poi sottolineato la grande differenza nella reazione tra uomo e donna in casi simili: “Se fossi stato una ragazzina magari avrei avuto paura a dirlo…”, ha quindi concluso.
IL SUO ULTIMO LIBRO PRIMO IN CLASSIFICA
Intanto Fabio Volo continua con i suoi libri a scalare le classifiche ed anche con il suo ultimo romanzo, Quando tutto inizia, si riconferma campione di vendite lasciandosi alle spalle nomi importanti, da Gianluigi Nuzzi a Glenn Cooper. Al centro del suo ultimo libro, come sempre una storia d’amore ma questa volta anche di tradimento. La protagonista è Silvia, pianista, sposata e madre di un bambino, la quale finirà con l’innamorarsi di Gabriele, single in carriera, in quella che Volo descrive come “una vacanza dalla vita che li trasformerà profondamente”. Anche l’ex scapolo d’oro è stato profondamente trasformato dall’amore grazie all’islandese Johanna ma anche al successo dei suoi libri. A Tuttolibri per La Stampa, commenta modesto: “È che le mie storie sono facili da leggere, non dò mai né giudizi né risposte: racconto solo i fatti, lascio spazio al lettore”. Lui è ormai un esperto nell’indagine dei sentimenti e delle relazioni tra persone. “Mi interessa proprio la fragilità dei sentimenti, che non è certo debolezza”, dice, lasciando emergere, durante la sua scrittura, anche il lato femminile. Nonostante sia felicemente sposato e padre di due splendidi bambini, Volo ha deciso di parlare di tradimento, come mai? “Se mi guardo indietro, i libri sono un po’ la mia autobiografia, raccontano il ragazzo che non ha voglia di impegnarsi seriamente, i primi tentativi di coppia, la nascita dei figli… Quest’ ultima è come se fosse una mia storia di dieci anni fa rivista con la maturità di oggi”, dice. Doveva essere inizialmente un libro che parlava di lavoro e delle difficoltà per un 40enne di fare carriera, ma poi l’incontro tra il protagonista e Silvia ha appassionato così tanto l’autore da decidere di concentrarsi sul loro amore.
ETERNAMENTE DIVISO TRA CHI LO AMA E CHI LO ODIA
Nel corso della sua carriera non ci sono però solo i libri: la radio rappresenta un tassello fondamentale nell’esistenza di Fabio Volo e, lui stesso ammette, utile anche alla scrittura. “Intanto perché, grazie al rapporto con gli ascoltatori, ho sempre il polso del paese, di quello che si agita davvero dentro”, dice, “E poi per il senso del ritmo. Per me scrivere è anche una questione di orecchio, io rileggo spesso le pagine ad alta voce e tolgo tutto quello che non mi suona”. Fabio Volo da sempre è pervaso da doppi sentimenti: c’è chi lo ama ma anche chi lo odia. I primi, a sua detta, avrebbero centrato la sua sincerità, mentre i secondi detesterebbero non tanto lui come persona ma ciò che simboleggia, ovvero “uno che ce l’ha fatta”. “Io non ho tempo di odiare, sono fortunato, faccio quello che amo”, commenta, pur conscio di come le reazioni dei più giovani ancora in cerca di una strada possano essere differenti. Fabio ha poi ricordato quell’enorme diversità rispetto alla moglie islandese: “Lei è pragmatica, indipendente, libera. Io sono ansioso con i bambini, attaccato alla famiglia di origine”. Nonostante questo, però, i due sono affiatatissimi e sembrano compensarsi alla perfezione nonostante le paranoie di lui.