Un piatto dal sapore di libertà quello che Fabio Vettorel ha mangiato dopo essere uscito dal carcere. Una cotoletta di maiale e patatine fritte per il giovane che era detenuto ad Amburgo dopo aver partecipato alle proteste scaturite al G20 in Germania, di cui hanno parlato anche Le Iene Show. Il ragazzo non smette di ringraziare la madre, Jamila Baroni, per avergli “salvato la vita”. Le sue prime parole quando è uscito dal tribunale però sono state altre: “Andiamo a bere una birra da un litro?”. Ed è stato accontentato. Il carcere comunque non ha tolto il sorriso a Fabio Vettorel, del resto ha ricevuto molta solidarietà: “Si è capito che la mia era una situazione diversa dalle altre”, ha raccontato al Corriere delle Alpi. E in tanti hanno aiutato la madre, che si è dovuta trasferire in Germania non senza difficoltà. “Sapere che ha sofferto per me è stata una delle cose più difficili da accettare, ma sono stato fortunato perché mi ha sempre dato una mano. È una roccia, sono fortunato ad avere una madre così”, ha spiegato il giovane. Quando gli viene chiesto perché è stato arrestato non entra nel merito della manifestazione: “Il G20 è fallito a seguito delle proteste, perché è stato superato mediaticamente dalle manifestazioni, perché la nostra presenza ha dato fastidio alla governance, al sindaco. Il ministro dell’economia è stato bloccato dalle proteste. Siamo stati più efficaci”. (agg. di Silvana Palazzo)



FABIO VETTOREL, LA FINE DI UN INCUBO

C’è un italiano, per la precisione un bellunese, bloccato ad Amburgo, in Germania, dal 7 luglio scorso in stato di arresto. Stiamo parlando di Fabio Vettorel, giovane originario di Feltre in Alto Adige, che nell’estate scorsa aveva partecipato alle proteste scaturite dalla riunione del G20 in Germania. Proteste in seguito alle quali la polizia aveva arrestato e incarcerato ben 70 persone: di esse, Vettorel era rimasto l’ultimo ancora in carcere, almeno fino a questi ultimi giorni, quando ha potuto lasciare il penitenziario restando però costretto a risiedere ad Amburgo, in attesa di processo. Una vicenda giudiziaria di cui si è parlato a lungo negli ultimi mesi e di cui si occuperanno Le Iene nella puntata di Le Iene Show in onda martedì 28 novembre. Vettorel è rimasto di fatto per oltre quattro mesi in carcere ad Amburgo come detenuto in attesa di giudizio e attende ancora di discolparsi da accuse dalle quali si è sempre detto estraneo.



DALLA CASSAZIONE L’OK ALLA SCARCERAZIONE

Le accuse che pendono su Fabio Vettorel sono quelle di grave disturbo della quiete pubblica e di resistenza a pubblico ufficiale, nonostante non esistano prove filmate della presenza del bellunese nei cortei dei facinorosi. Vettorel è stato fermato ma si è sempre detto estraneo riguardo al suo coinvolgimento negli scontri con la polizia durante il G20: alla fine, proprio nella giornata di lunedì 27 novembre, è arrivato il provvedimento di scarcerazione per il ragazzo dopo che la Cassazione, venerdì scorso, aveva dato parere favorevole in merito. La famiglia di Vettorel ha sempre sostenuto l’estraneità del ragazzo ai tafferugli: “nessun testimone ha riconosciuto Fabio”, aveva spiegato la madre come riportato dall’Ansa. “E’ accusato di fare parte di un gruppo, una parte del quale sarebbe stato responsabile dell’aggressione.” Gruppo che secondi i filmati dell’accusa sarebbe stato composto di circa 200 persone, ma non c’è stata la possibilità di individuare Vettorel, con le immagini molto confuse e che non agevolano nessun tipo di riconoscimento.