Fabio Volo si candida per un posto ad Amici. Lo scrittore ha fatto un accorato appello a Maria De Filippi affinché lo inviti nel suo programma. “Ci andrei subito, anzi, faccio un appello, ‘Maria, abbimi’, se mi vuoi ci sono”, ha dichiarato ai microfoni del settimanale Chi. Perché lo scrittore ci tiene tanto a prendere parte alla trasmissione di Maria De Filippi? Vuole farsi carico di una missione: spingere una generazione intera a leggere. “Nessuno in Italia può invogliare i ragazzi a leggere come faccio io”, ha spiegato l’attore e conduttore, che evidentemente non teme di essere considerato presuntuoso. Del resto, sente di poterci riuscire perché è “uno di quei ragazzi che hanno avuto la fortuna di avere qualcuno che li ha iniziati”. Tutto dipende da dove si parte, da chi ci insegna ad amare i libri. Quindi Fabio Volo è convinto di poter prendere per mano la nuova generazione e insegnarle l’amore per la lettura.
FABIO VOLO, APPELLO A MARIA DE FILIPPI: ECCO PERCHÉ
I numeri parlano chiaro: Fabio Volo domina le classifiche di vendita con il suo nuovo libro, “Quando tutto inizia” (Mondadori). L’attore e conduttore è diventato uno degli scrittori italiani più apprezzati, oltre che più letti, soprattutto dai giovani. E a loro si rivolge quando parla dell’importanza della lettura. Quello dello scrittore però è un lavoro tutt’altro che semplice: “Rileggo cento volte quello che scrivo e ogni volta tolgo qualcosa per alleggerire, uso lo scalpello. Essere semplici è difficile, quando leggo una parola ricercata penso a un gesto di autoerotismo dello scrittore”, ha raccontato al settimanale Chi. Fabio Volo ha scelto uno stile nel quale riconoscersi, nel quale si mette da parte per scattare una fotografia. E a chi lo prende di mira sui social replica con una battuta incisiva: “La verità è che, se pensi di essere bravo in un campo ma non ci arrivi perché c’è già qualcuno che lo fa, il tuo modo per dire che sei diverso è criticare”. Lo scrittore ritiene che gli haters siano persone a cui qualcuno ha rubato la vita: “Chi non legge il mio libro e spende tanto tempo per dirlo è perché gli hanno rubato il tempo per fare quello che voleva fare”.