Il personaggio da lui portato sul grande schermo negli anni Settanta e Ottanta è oramai una delle macchiette più note della cosiddetta commedia sexy all’italiana e oggi, nonostante il declino e l’essere finito nel dimenticatoio, Alvaro Vitali ci riprova: il 67enne attore e comico romano che ha prestato il volto a Pierino (il ragazzino scostumato e pasticcione che è protagonista delle barzellette che tutti recitavano da piccoli) ha infatti in mente di tornare alla ribalta e, nel corso di una intervista concessa al quotidiano capitolino Il Tempo, ha avuto modo non solo di raccontare le sorprese che ha in serbo per il pubblico ma di fare anche un po’ di amarcord e ricordare colleghi e situazioni di un cinema che oggi non esiste più: “Oggi Pierino sarebbe sicuramente un prete” esordisce infatti Vitali, con la sua proverbiale verve, a proposito della trasposizione del suo alter ego scenico ai giorni nostri, sottolineando che anche il suo personaggio ha bisogno di crescere e maturare e svelando i dettagli del progetto che ha in cantiere.
IL RITORNO DEL PERSONAGGIO DI PIERINO
Infatti, la chiacchierata con un giornalista de Il Tempo è stata l’occasione per Alvaro Vitali di raccontare come pensa di riportare in auge quella maschera che gli ha portato tanta notorietà: a suo dire, è già pronto un copione per un film che dovrebbe intitolarsi “Frà Pierino” e che vede il pestifero e scurrile ragazzino oramai cresciuto nei panni di un prete. “Oramai è tutto pronto, ma il progetto potrebbe anche diventare una fiction per la tv in sette puntate” ha spiegato il 67enne attore romano che, tuttavia, rivela come stia ancora attendendo che un produttore finanzi questa piccola impresa. “In realtà tutto nasce una mattina, quando il Signore chiama Pierino e gli chiede di aiutare il prossimo” racconta Vitali tra il serio e il faceto a proposito della genesi dello script, aggiungendo che questo è solo lo spunto narrativo per una serie di vicende che vedranno proprio Pierino, oramai non più sboccato e triviale, aiutare “i poveri e anche i bisognosi”. Insomma una piccola trasformazione che è merito anche di Dio, il quale ogni tanto lo interrompe e interloquisce con lui dall’alto. “D’altronde mica poteva continuare a fare lo scolaretto anche a sessant’anni!” chiosa l’attore.
SULLA COMMEDIA SEXY E FEDERICO FELLINI
Tuttavia, l’intervista è anche l’occasione per Alvaro Vitali di allargare il discorso all’attualità: “Oggi le barzellette di Pierino prenderebbero di mira il Governo e l giustizia che manca” spiega l’attore, secondo il quale i suoi film sono sempre serviti a questo: “Negli anni Ottanta io ero un eroe per i bambini, mentre adesso vedo Pierino come una sorta di eroe moderno, quindi di tutti”. A proposito invece di quale sia stata la chiave del successo di questa macchietta, il diretto interessato spiega di aver portato in scena “quello che tutti i bambini avrebbero voluto fare a scuola ma non ne avevano il coraggio”: di quel periodo, Vitali ammette di ricordare con piacere le attrici Nadia Bengala e Michela Miti, anche se la sua preferita resta Edwige Fenech perché “eravamo giovani e abbiamo cominciato a lavorare assieme”. Infine, uno sguardo al presente con l’ammissione di voler recitare in un film drammatico, magari nella parte di un nonno o un poliziotto, mentre sulla commedia sexy all’italiana il parere di Vitali è netto: “La formula vincente stava nel mettere assieme l’elemento comico e quello sexy, senza far vedere nulla di scabroso. Oggi si sente la necessità della commedia sexy ma non riescono più a farla… E inoltre mancano gli attori comici, subito fagocitati dalla tv”. Infine, Vitali chiude con un ricordo di Federico Fellini: “In ‘Amarcord’ abbiamo vinto l’Oscar e mi ha trasmesso la voglia di fare cinema: gli devo tutto”.