LE CAPACITÀ IMPRENDITORIALI DEL NONNO
Tra gli ospiti più attesi che interverranno questa sera nella puntata di Matrix Chiambretti, spicca la produttrice cinematografica ed attrice italiana Marina Cicogna Mozzoni Volpi di Misurata. Una donna dal grande fascino discendente da una nobile famiglia che si è messa in luce anche per essere stata la prima donna in Europa a diventare produttrice cinematografica. In un’intervista a Il Corriere della Sera ha parlato di questo ma anche del suo straordinario nonno: “Sono stata la prima donna a produrre film in Europa. Ero così giovane e ho smesso così presto, avrei potuto fare più cose, ma spesso non dipende da noi. Mio nonno? Scoprì che Tyrone Power, Mary Pickford e altri attori americani amavano la spiaggia e la Laguna. Così fece tirare un grande lenzuolo e mettere delle sedie in uno dei suoi hotel, l’Excelsior al Lido, lì dove oggi c’è la piscina, e nel 1932 inventò il Festival del Cinema, che per alcuni anni rimase unico al mondo. Morì che avevo 10 anni, industriale e politico, fu governatore in Libia nell’Italia di Giolitti e ministro di Economia e Finanze in quella di Mussolini, con cui aveva un rapporto pessimo”.
MARINA CICOGNA E I RAPPORTI CON GIANNI AGNELLI
Nella stessa intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, Marina Cicogna ha anche parlato della presunta rivalità con Gianni Agnelli etichettandola come una leggenda metropolitana di quel periodo. Nello specifico la produttrice cinematografica ha rimarcato: “Se Gianni Agnelli mi considerava una rivale? È una leggenda metropolitana, con un fondo di verità, a Gianni divertiva l’idea di fare una gara, faceva parte dei suoi giochi infantili e dei dispetti. La mia famiglia si chiama Cicogna Mozzoni. Io vestivo di bianco, Gianni mi diceva: Mozzoni, tu devi essere clonata. Faceva battute, a lui piaceva molto piacere agli altri. Era importante in lui il lato di nipote di ufficiali, e non mescolava mai i rapporti. Io abitavo al Grand Hotel con mia madre, era anche lui lì con Anita Ekberg. Mi fulminò con gli occhi. Gianni faceva parte della nostra vita familiare come uomo sposato, non come playboy”.