Il suo prossimo esordio su La7 è indubbiamente uno degli eventi di maggior richiamo di questo primo scorcio autunnale della nuova stagione televisiva e questa domenica tutti gli occhi saranno puntati su Massimo Giletti: infatti, il 55enne conduttore torinese, dopo il burrascoso addio alla Rai a seguito della chiusura de L’Arena (il suo talk show capace di inanellare diversi record di ascolto) e il rifiuto di condurre serate speciali e altri approfondimenti, è pronto a fare la guerra -mediaticamente parlando a colpi di share- con Fabio Fazio e il suo Che tempo che fa, al centro di diverse polemiche dopo lo spostamento nella prima serata di Rai 1. “Nel servizio pubblico mi avevano detto che non avrei mai più parlato di domenica e questa è la mia risposta” attacca Giletti nell’intervista concessa di recente al magazine Oggi, dove non solo parla di questa sua nuova avventura televisiva ma si lascia andare ad alcune riflessioni sullo “stato di salute” della televisione in Italia.



LA “GUERRA DELLO SHARE” CON FABIO FAZIO

Infatti, nella lunga chiacchierata che Massimo Giletti si è concesso col settimanale, è emersa soprattutto la mai nascosta voglia di rivalsa verso chi (segnatamente il direttore Mario Orfeo) aveva scelto, con una decisione a sorpresa che pareva andare contro l’evidenza dei risultati ottenuti in termini di share, di chiudere l’esperienza domenicale de L’Arena. E così il prossimo 12 dicembre partirà Buoni o Cattivi, l’atteso show che inizialmente era stato previsto per il mercoledì sera ma che poi è stato spostato proprio nella fascia del weekend in cui va in onda Fabio Fazio: “Non ho nulla contro Fabio Fazio, un professionista che io stimo” ha spiegato Giletti, ricordando come il suo nuovo format “darà voce a quella gente che è stata messa a tacere” e che lui individua nei 4 milioni di italiani che lo seguivano su Rai 1. E, a proposito della scelta di sfidare a campo aperto Che tempo che fa, il 55enne conduttore e giornalista ha confessato che si è trattato anche di una sua decisione, oltre che dell’editore Urbano Cairo, ma che per lui “la domenica ha un valore etico più forte degli altri”.



LE STILETTATE ALLA RAI E IL FUTURO

Nell’intervista concessa a Oggi non mancano delle stilettate che Massimo Giletti ha riservato a Mamma Rai, affermando che lui non avrà bisogno di spalle comiche come Luciana Littizzetto dato che “sono già un comico io, e poi Fazio ha alle spalle uno degli agenti più importanti del sistema, Beppe Caschetto”. A proposito del deludente esordio delle sorelle Parodi a Domenica In (con solo il 12,3% di share, battute nettamente da Barbara D’Urso), Giletti ha spiegato che lui non gongola, ma ha ricordato che contro di lui la conduttrice di Domenica 5 non otteneva questi risultati e si domanda ironicamente “come mai sia stato chiuso un programma di informazione per… fare polpette in tv: e lamentarsi ora dei dati di ascolto lascia tristezza”. Il diretto interessato fornisce anche qualche anticipazione sull’esordio del nuovo programma: “Stiamo lavorando a diverse inchieste, quindi gli ospiti ruoteranno di conseguenza” afferma Giletti, confessando che non ha voglia solo di dare voce a Renzi e Berlusconi (“Due animali televisivi fortissimi”), ma anche alle persone che combattono in prima linea in Italia e +sono dimenticate. Infine, una battuta sul suo stipendio e il rapporto con uno dei volti storici di La7, Enrico Mentana: “In Rai sono stato tra gli unici a dichiarare quanto guadagnavo, ma non lo farò ora che lavoro per un privato. Mentana è un numero uno dell’informazione e lo dissi in tempi non sospetti…”. E fra dieci anni? Giletti fa il vago e poi si lascia andare: “Chi lo sa? Magari avrò mandato tutti aff… e girerò il mondo!”.

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