Nicoletta Romanoff, attrice 38enne, madre di due figli maschi di 18 e 17 anni e di una bimba di 7, si racconta in una interessante intervista rilasciata a Candida Morvillo per il Corriere della Sera. Una chiacchierata che parte da un aneddoto che ben riassume la condizione attuale, quella secondo la quale è più probabile essere fidanzata con un toyboy che avere figli grandi. Ed infatti, quando andava in giro per Roma, la giovanissima madre veniva spesso scambiata per la sorella maggiore dei suoi due figli. “A dirlo, fa ridere, ma a viverlo non fa tanto ridere”, dice. Poi racconta quanto sia difficile per un figlio, soprattutto se maschio, avere una madre giovane ed allo stesso tempo attrice. Proprio per la situazione in cui si è trovata in prima persona, Nicoletta ha imparato a non riservare mai giudizi affrettati. Per lei, ogni storia è a se ed anche se la maternità non arriva è uguale, perché, “la maternità è anche prendersi cura di un’amica, un padre, un compagno”, dice. Ma nel suo caso, come è accaduto diventare madre giovanissima? Non è stata una casualità, anzi il frutto di un momento difficile quando, appena 18enne, perse il fratello maggiore: “Il mio subconscio mi ha dettato, come un manifesto, una scelta di vita”, spiega, evitando però di scavare nel suo dolore.
LA CARRIERA DI ATTRICE ED I TANTI “NO”
I primi passi nel mondo dello spettacolo, Nicoletta Romanoff li compì facendo la modella, seppur per breve tempo. A notare le sue foto finite in un’agenzia romana fu Gabriele Muccino che, a 23 anni la trasforma nella star di “Ricordati di me” regalandole il successo che tanto sognava. Seppur inconsapevole, iniziò la sua carriera di attrice al fianco di nomi del calibro di Elsa Morante, Fabrizio Bentivoglio, Monica Bellucci. Da allora sono seguiti altri sette film e tre fiction, in attesa di “Cose che succedono”, opera prima di Augusto Fornari ed in uscita il prossimo 9 novembre. Quando esplose il successo, lei era madre da pochi anni. Furono tante le occasione alle quali disse di no poiché aveva “modellato il lavoro su una famiglia che c’era”. Quindi rinunciò a lavorare in America ma soprattutto rifiutò parti in cui avrebbe dovuto essere quasi sempre nuda: “Mi offrivano parti con una sensualità che puoi esprimere solo a vent’anni. Ho rinunciato a film irrinunciabili”, dice, ma senza alcun rimorso. “A vent’anni ho saputo proiettarmi in avanti, con un figlio adolescente che vede la mamma in un ruolo erotico”, aggiunge. Oggi ammette di non vivere l’ansia di fare pochi film o di essere dimenticata. “L’ansia ce l’ho per cose più importanti”, ammette, e quasi certamente il riferimento torna alla sua famiglia alla quale dedica il suo tempo anche solo per preparare una torta per i figli. E poi c’è quell’attaccamento alla casa, che ama quasi in modo ossessivo: “Per me, la casa è come una chiesa: entrando, devi sentire che c’è qualcosa di più alto”.
I SUOI UOMINI, I FIGLI E IL NUOVO AMORE
Dalle passerelle di moda alla maternità il passo fu brevissimo: dopo essersi legata al produttore Federico Scardamaglia, Nicoletta divenne madre, prima di Francesco a 19 anni e due anni più tardi di Gabriele. La sua storia durò però appena cinque anni, dopo vi fu una felice relazione con l’attore Giorgio Pasotti, durata altri sette anni e durante la quale nacque la figlia Maria prima di immergersi nel suo attuale nuovo amore. I suoi due figli ormai dei ragazzotti, giocano entrambi a rugby. Non è un caso se nel suo account Instagram, sotto le foto di torte o altri manicaretti si trova con una certa ricorrenza l’hashtag rugbystiaffamati. Il riferimento però non è solo i figli, ma anche al suo nuovo compagno, Federico Alverà, general manager di una squadra di rugby e conosciuto proprio mentre accompagnava i suoi ragazzi ad allenarsi. Di lui ne parla per la prima volta pubblicamente ed ammette che per la convivenza c’è ancora tempo. Il motivo è da ricercare nella grande attenzione che riserva anche in questo caso ai suoi figli: “Quando hai già una famiglia, tocchi l’emotività altrui, devi mettere in conto la percezione delle cose che hanno gli altri”. Non rivela da quanto stanno insieme ma sa per certo per quanto resteranno: “per sempre”.