Coda polemica per uno degli appuntamenti di presentazione dell’ultimo libro di Fabio Volo: lo scrittore e conduttore radiofonico è stato protagonista di un piccolo screzio con il segretario del PD, Matteo Renzi, e che è diventato immediatamente virale nella giornata di oggi sui social network prima di essere parzialmente ridimensionato dallo stesso 45enne bresciano. Durante l’appuntamento che aveva avuto luogo presso la Fondazione Mirafiore di Serralunga d’Alba (Cuneo), l’autore di “Quando tutto inizia (edito per i tipi di Mondadori e pubblicato lo scorso 10 novembre) si è ritrovato infatti a battibeccare con l’ex premier, invitato al dibattito dal suo amico Oscar Farinetti che non poteva immaginare le scintille che i due avrebbero fatto durante il dibattito che ne è seguito davanti a centinaia di presenti. Il motivo del contendere è stato uno scambio di battute in merito all’approvazione della legge sul cosiddetto “ius soli” con Volo che ha pressato il segretario dem a votare subito la legge, peraltro come aveva fatto con Silvio Berlusconi nel backstage del salotto di Fabio Fazio.



LE SCUSE DELLO SCRITTORE VIA TWITTER

Tuttavia, una risposta di Renzi non è piaciuta a Fabio Volo che si è innervosito e, all’ultima replica dell’ex Presidente del Consiglio, ha prima sbottato dicendo “Non posso essere io a difendere lo ius soli: la presentazione di un libro non può diventare un comizio politico” e poi si è alzato, uscendo dalla sala tra gli applausi di qualcuno dei presenti. Incredulo Farinetti che ha in seguito ammesso di essere stato lui ad avvertire lo scrittore dell’invito rivolto a Renzi a partecipare al dibattito. Dopo che la breve clip dello screzio è stata rilanciata da tutti i principali siti di informazione già nella serata di ieri, questa mattina è arrivata da parte dello stesso conduttore radiofonico e attore un tweet di scuse per quanto accaduto ieri sera: pur senza ritornare sull’argomento di discussione, Volo ha cinguettato il duo dispiacere per l’accaduto, spiegando che la sua reazione non aveva “nulla di personale” nei confronti del leader del PD. “Ci siamo ritrovati in una situazione che ho gestito male, sorry” conclude, anche se oramai la polemica si è accesa: mentre alcuni plaudono al gesto dello scrittore, altri invece lo accusano di essersi fatto pubblicità gratuitamente e di aver dato così eccessivo risalto alla presentazione del nuovo romanzo.



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