Serata all’insegna dell’azione su Rete 4 con Born to raise hell. Il film del 2010 conSteven Segal non è stato accolto positivamente.Ian Jane di DVD Talk ha dato al film 3 stelle su e ha scritto: “Born to raise hell non porta nulla di nuovo alla filmografia di Seagal ma è abbastanza divertente nel suo modo ridicolo”. Roy Hrab di DVD Verdict ha scritto “Born to raise hell non ha molto da offrire”. Il trailer del film, clicca qui per vederlo, anticipa gli ingredienti principali di questa pellicola: sparatorie, scazzotate ed esplosioni. Ricordiamo che il film va in onda su Rete 4 a partire dalle 21.15 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui propri dispositivi mobile cliccando qui.



CURIOSITA’ SULLA PRODUZIONE DEL FILM E L’ATTORE STEVEN SEAGAL

Una pellicola d’azione che è stata affidata alla regia di Lauro Chartrand mentre il soggetto e la produzione sono stati curati dallo stesso attore protagonista Seven Seagal. Le case di produzione che hanno fatto parte del progetto sono Steamroller Productions e Voltage Pictures, la direzione della fotografia è stata eseguita da Eric J. Goldstein e il montaggio è stato realizzato da Trevor Mirosh con gli effetti speciali di Pavel Dimitrov e con le musiche della colonna sonora che sono state composte da Michael Neilson. Il film è stato prodotto in USA nel 2010 con la durata di 98 minuti circa. Fra il 1988 e il 1994 Seagal godette di una grande popolarità ed interpretò film di grande successo. Rapidamente però quella che doveva essere una nuova icona dei film d’azione cominciò rapidamente a perdere successo sia in termini di pubblico che di critica. Dopo diversi flop al botteghino Seagal cominciò ad interpretare, produrre e dirigere film distribuiti, almeno negli Stati Uniti, direttamente in tv. Negli ultimi anni Seagal ha interpretato numerosissime pellicole per il circuito home video. Negli ultimi anni l’attore, sceneggiatore, regista e produttore ha debuttato anche come musicista, con due album all’attivo. 



NEL CAST STEVEN SEAGAL

Born to raise hell va in onda su Rete 4 oggi, sabato 4 novembre 2017, alle ore 21.10. Una pellicola d’azione che è stata diretta nel 2010 da Lauro Chartrand (Nemesi, Cappuccetto rosso sangue, Nurse 3D) e interpretata da Steven Seagal (Trappola in alto mare, Nico, Duro da uccidere), Darren Shahlavi (Ip man 2, Kickboxer, Pound of flesh) e Dan Badarau (Anaconda – sentiero di sangue, Werewolf – La bestia è tornata, Nuclear target). Steve Seagal è stato un grande artista marziale, noto in tutto il mondo per essere stato il primo straniero ad aprire un dojo in Giappone. Tornato negli Stati Uniti ha però deciso di intraprendere la carriera d’attore. Proprio grazie alla sue esperienza nelle arti marziali Seagal riuscì ad inserirsi nell’ambiente di Hollywood, inizialmente come guardia del corpo di attori e altri personaggi. In questo ruolo fu notato e gli fu proposto un provino, che lo portò ad interpretare Nico, il suo primo film da protagonista. Ma vediamo nel dettaglio la trama del film.



BORN TO RAISE HELL, LA TRAMA DEL FILM

Bobby (Steven Seagal) è un agente dell’interpol impegnato in una missione a Bucarest. Qui deve intercettare un cartello criminale che si occupa di commercio di droga e donne destinate alla prostituzione. La missione per Bobby e la sua squadra speciale appare già ardua, perchè l’organizzazione è ricca e potente e opera in tutti i Balcani. Arrivati sul posto però Bobby e i suoi uomini scoprono che la situazione è ancora più complessa. Gli agenti dell’interpol si devono infatti inserire in una faida fra il cartello criminale che erano venuti a sgominare e una banda di commercianti d’armi russa. Le due organizzazioni sono in lotta per il controllo del territorio e a fare le spese della loro faida sarà uno dei colleghi di Bobby, caduto sotto il fuoco incrociato delle due bande rivali. Dopo questo evento l’atteggiamento di Bobby cambia completamente. Messa in secondo piano la missione ufficiale dell’interpol, l’agente vuole solo fare giustizia e vendicare il suo compagno caduto, anche se questo significa dover affrontare due organizzazioni criminali invece di una sola.