Michelle Hunziker è la prima ospite di questa nuova puntata di Verissimo. Silvia Toffanin la accoglie annunciando che la sua sarà un’intervista davvero importante e parte col presentare proprio il suo libro, “Una vita apparentemente perfetta”. Michelle però tiene subito a precisare: “Non è un libro triste ma è un libro che vuole dare speranza e cortaggio a chi, in un periodo della sua vita, ha un momento di debolezza e si abbandona ad una dipendenza. L’obiettivo è davvero quello di dare forza a chi ci sta cascando ma anche a chi è vicino a questa persona. È un libro di sofferenze però a lieto fine”. Forti rivelazioni quelle della Hunziker, che racconta anche della sua infanzia e del difficile rapporto con suo padre con il quale per molto tempo non ha parlato a causa dei suoi problemi di alcolismo. (Anna Montesano)



LE PAROLE DI AURORA RAMAZZOTTI

Anche Aurora Ramazzotti, figlia di Michelle Hunziker, si è espressa sul nuovo libro di sua madre. Confessa, in un’intervista a Grazia, di non averlo ancora letto «però ho fatto il tifo per questo progetto. Leggendo qualche stralcio, ho sentito che era proprio lei a parlare. È stata brava» ha raccontato la figlia di Eros Ramazzotti. Entrando nel merito della questione “setta” e del plagio subito da sua madre, Aurora nega che lo stesso sarebbe però potuto accadere a lei: «No. Quando c’è amore, c’è tutto. La mia è una famiglia alla “volemose bene”, si parla, si ride, ci abbracciamo. Mia madre non aveva queste rassicurazioni». Non mancano considerazioni su mamma Michelle e sulla sua bellezza: «Io ci sono cresciuta, sono abituata. Ma a 14 anni ho avuto il primo trauma: siamo state paparazzate insieme al mare, avevamo lo stesso costume e i commenti sui giornali non furono teneri: “Aurora è più brutta di sua madre”. A quell’età non è stata una passeggiata». (Anna Montesano)



MICHELLE HUNZIKER E LA NUOVA CAMPAGNA DELLA FONDAZIONE DOPPIA DIFESA

Michelle Hunziker, questo pomeriggio ospite nel salotto televisivo di Verissimo, non è soltanto uno dei volti più celebri della televisione italiana ma anche un personaggio molto impegnato nel sociale. Infatti, al fianco di Giulia Bongiorno con la loro Fondazione Doppia difesa, sono dieci anni che si batte per contrastare il femminicidio. In questi giorni, in occasione del Festival del Cinema di Roma, la fondazione ha lanciato una nuova campagna con il cortometraggio Uccisa in attesa di giudizio diretto a Andrea Costantini e con Ambra Angiolini e Alessio Boni nel cast. La stessa Hunziker ha voluto spiegare la tematica affrontata: “Per tutti questi anni abbiamo cercato di spronare le donne a denunciare, oggi la piaga è un’altra: le donne denunciano, ma spesso durante l’attesa di giudizio vengono uccise. E’ necessario che la politica e lo Stato intervengano e che diventi normale che la magistratura prenda sul serio le denunce di violenza, altrimenti continueremo ad assistere a quello che accade quotidianamente. Non si può più far finta di niente”.



LA SUA ‘PRIGIONIA’ IN UNA SETTA

In una intervista al Corriere della Sera, Michelle Hunziker (oggi ospite a Verissimo) ha rotto finalmente il silenzio su un periodo molto lungo e doloroso che ha caratterizzato la sua vita e che fino a questo momento era rimasto oscuro ai più. Un periodo buio che la showgirl svizzera è riuscita con enorme fatica a lasciarsi definitivamente alle spalle ma che ha deciso di rendere pubblico al fine di lanciare un messaggio di speranza ed un appello ai ragazzi di oggi, i quali potrebbero inciampare nell’errore da lei commesso, quello di crede in falsi “maestri” e di allontanare i propri affetti per seguire strade sbagliate. La Hunziker ha raccontato della sua “prigionia” all’interno di una setta, durata ben cinque anni. Tutto ebbe inizio tre anni dopo la nascita di Aurora, la figlia avuta da Eros Ramazzotti, all’epoca suo compagno. Era felice, eppure in lei c’era qualcosa che non andava e che venne fuori con una inspiegabile perdita di capelli. Su consiglio di Franchino Tuzio, suo manager scomparso di recente, si rivolse a Clelia, una pranoterapeuta che in breve tempo divenne anche sua amica. Grazie alle sue sedute Michelle iniziò poco alla volta a stare meglio e allo stesso tempo a confidarsi con la donna, anche su fatti e dolori privatissimi che avevano a che fare con il padre alcolizzato, dal quale la showgirl si era allontanata sebbene la sua mancanza le scavasse dentro. Da qui il suggerimento di Clelia di andare da lui e riappacificarsi. “Mi ha fregato così, restituendomi l’amore di mio papà. Avrebbe potuto dirmelo uno psicologo, ahimè mi sono imbattuta in lei”, racconta Michelle che spiega come dopo la morte del genitore, a sostenerla c’è ancora Clelia.

MICHELLE HUNZIKER, L’INGRESSO NELLA SETTA E L’ALLONTANAMENTO DEGLI AFFETTI

Lei giovanissima e inesperta, Clelia un “fiore pericolosissimo”: fu questo a mettere le due donne sulla medesima strada dalla quale Michelle Hunziker fece fatica ad uscirne. La donna iniziò a farle il lavaggio del cervello instillandole concetti come purezza, falsità ed energie negative dalle quali liberarsi: “Guarda caso, secondo lei, ne ero circondata: la colf, l’autista…”, racconta la showgirl e conduttrice. Il loro legame si intensificò fino a giungere alla partecipazione di cene nel corso delle quali venivano “canalizzate” le energie dei defunti e di spiriti elevati. Il tutto faceva parte di un piano ben preciso in cui l’adepto avrebbe dovuto poco alla volta allontanarsi dai suoi affetti per rendersi indipendente. Fu così che anche le chiamate della madre venivano filtrate dalla setta, il matrimonio con Eros iniziava ad andare in crisi e Michelle restava sempre più sola. Contemporaneamente il lavoro registrava enormi successi e, secondo Clelia, questo era solo merito del suo percorso intrapreso. La Hunziker riesce a lasciare la setta solo nel 2006, ma anche le fasi successive non furono semplici in quanto la showgirl svizzera dovette fare i conti con le umiliazioni, le domande e quella sensazione di aver oltrepassato il limite. Gli attacchi di panico si susseguirono lasciandole quella sensazione di morte imminente. Dopo la sua uscita trovò una guida spirituale che le diede un aiuto importante nel ricostruire la sua vita.

LA FINE DEL MATRIMONIO CON EROS RAMAZZOTTI

Michelle Hunziker ha deciso di aprire il suo cuore e di rendere pubblica una fase dolorosissima della sua vita. Lo ha fatto in una intervista ma anche in un libro ed oggi lo farà anche nel corso della sua ospitata nella trasmissione Verissimo. Al cospetto di Silvia Toffanin ripercorrerà le tappe dolorose della sua prigionia nella setta, alla quale addebita la fine del suo matrimonio con Eros Ramazzotti. “Mi dicevano che mio marito era negativo per me, ma io lo amavo moltissimo. Eros mi ha messo davanti alla scelta ‘o me o loro’ io ho scelto loro”. Un bivio doloroso, di fronte al quale la bella Michelle non è riuscita a compiere la scelta giusta in quel momento. Alla padrona di casa della trasmissione ha spiegato come sarebbe entrata nel “clan” di Clelia senza neppure rendersene conto, rischiando di perdere davvero tutti i suoi affetti dai quali la tennero per anni lontana. “Mi filtravano le telefonate, non potevo parlare neppure con mia madre, che non ho visto per quattro anni”, racconta. Poi rivela le ferree regole della setta e le perdite anche economiche alle quali è andata incontro, fino alla decisione di allontanarsi, accompagnata però dalla paura di morire a causa delle minacce di Clelia.