NEL CAST DELLO STORICO FILM “TOTÒ PEPPINO E LA MALAFEMMINA”
Teddy Reno è stato grande protagonista del mondo dello spettacolo italiano. Molti lo ricorderanno per aver fatto parte di uno dei capolavori del cinema italiano, Totò Peppino e la Malafemmina. Una pellicola che gli ha permesso di lavorare al fianco di eccezionali artisti come Totò e lo stesso Peppino De Filippo. In una recente intervista ha parlato proprio di questa esperienza rimarcando come, purtroppo, soltanto lui sia in vita di quell’eccezionale cast: “Sono l’unico vivente di quel film, diventato un cult. Totò, Peppino e la malafemmena ha incassato di più di tutti gli altri 96 girati dal Principe. Ero a New York alla fine del 1956 per una serie di spettacoli, in un locale che si chiamava Blue Angels. Mi chiamarono da Roma dicendomi che il principe Antonio De Curtis mi voleva al suo fianco nel film con Peppino De Filippo per interpretare un giovane che avrebbe dovuto cantare delle canzoni napoletane. Totò? Lui mi conosceva e mi stimava come cantante. Mi lusingò molto il fatto che il Principe avesse pensato proprio a me. Annullai in fretta e furia due concerti, uno Pittsburg e l’altro a New York, e tornai a Roma”.
TRUFFATO IL MARITO DI RITA PAVONE
Teddy Reno e Rita Pavone, uniti nel sacro vincolo del matrimonio e… in tribunale. Il mese scorso sono stati in quello penale di Perugia per una causa che li vede coinvolti come parti lese. Il cantante, produttore discografico e attore, al secolo Ferruccio Merk, è finito invischiato in una storia di truffe, quindi è stato chiamato a testimoniare quanto gli è successo al giudice Giuseppe Narducci. Il marito di Rita Pavone sarebbe stato raggirato da un uomo che gli aveva proposto di riacquistare ad un prezzo molto vantaggioso Villa Ricordi, nel Lazio, che aveva ceduto nel 2008 per oltre due milioni di euro. La villa era stata pignorata al nuovo proprietario, quindi nel 2012 l’imputato aveva proposto a Teddy Reno di riprenderla tramite una «non meglio dettagliata operazione». Invece l’unico intento di quell’uomo era truffare il cantante, nonostante «il vincolo di fiducia» che c’era tra i due per le «prestazioni d’opera» che l’imputato aveva fatto per le molte associazioni culturali del produttore discografico. Così avrebbe spillato al 91enne ben 138mila euro.
GLI AUGURI “DI CUORE” DI RITA PAVONE AL MARITO TEDDY RENO
L’amore può durare più di tre anni, a differenza di quanto suggeriva Marc Marronnier nel celebre libro di Frédéric Beigbeder che è poi diventato un film. Lo dimostrano Teddy Reno e Rita Pavone, che si sono sposati nell’ormai lontano 1968, rimanendo insieme da allora. Non servivano prove del loro amore, ma comunque non mancano: lo sanno bene i tantissimi follower della cantante, che si ritrovano a leggere spesso i teneri messaggi che rivolge al marito, come quello di auguri in occasione del suo compleanno. Il triestino Ferruccio Merk, alias Teddy Reno, quest’estate ha compiuto 91 anni. Il tempo però non passa né per il cantante né per sua moglie, tantomeno per il loro amore, visto che non perdono occasione per dimostrarselo. Così Rita Pavone quest’estate ha fatto anche pubblicamente gli auguri al marito, «dal profondo del mio cuore», commuovendo i tantissimi fan che continuano a seguirli, anche sui social.
TEDDY RENO, “VORREI ANDARE IN PARADISO…”
Il mondo televisivo non smette di celebrare Teddy Reno e Rita Pavone: quest’anno, ad esempio, Raiuno ha dedicato alla splendida coppia ultrapop una serata con una puntata di Techetechetè. La loro storia è stata raccontata tantissime volte in tv, ma ogni volta diversamente, perché è una di quelle vicende ricca di particolari e aneddoti che continua a tenere incollato lo spettatore. Ferruccio Merk Ricordi e Rita Pavone sono stati protagonisti di un mezzo scandalo per le loro nozze, visto che lui ha vent’anni in più di lei. La stampa dell’epoca non fu affatto gentile con loro, anzi usò la mano pesante. Da allora però non è cambiato nulla: “El Mulo Ferucio” è ancora un fiume in piena. «Di solito a 91 anni si è morti già da 10. E visto che sono arrivato fin qua, vorrei almeno lasciare un ricordo di me facendo un’opera di bene. Me ne andrei in Paradiso più tranquillo…», ha raccontato a Il Piccolo prima di proporre al sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, un concerto da dedicare a Luttazzi, «il fraterno amico» scomparso 7 anni fa.