L’ESIBIZIONE

Baby K è visibilmente in forma, e la sua rinnovata chioma bionda le dona non poco. Non si può dire lo stesso della voce, praticamente affossata da una base troppo alta. Ma i difetti dell’esibizione non sono del tutto imputabili ai problemi tecnici. La sua presenza al Tavolo si riduce a qualche battutina sporadica: “Sì”, ride, “K non è il mio cognome”. Il nome d’arte non ha pretese visionarie: “Lo scelsero i miei amici, quando ancora frequentavamo le discoteche romane”. Frassica osserva: “Comunque lo parla bene, l’italiano”. Oramai il tema è stato sdoganato: chissà da dove deriva il nome d’arte Berti: “Lo scelse il mio pigmalione. Galimberti era troppo lungo”. Tornando a Baby K, tutto iniziò con una cover di Hanno ucciso l’uomo ragno: “Fu un grande onore per me, poter reinterpretare Pezzali”. [agg. di Rossella Pastore]



CENNI BIOGRAFICI

La grinta di Baby K (oggi a Che tempo che fa) è una delle sue caratteristiche più note e apprezzabili, che riesce a trasmettere anche nelle sue canzoni. La rapper italiana nata a Singapore è riuscita a conquistare il panorama musicale del nostro Paese grazie a diverse hit di successo, dalla featurette con Lali (versione spagnola) e Giusy Ferreri sulle note di Roma – Bangkok, fino alla più recente Voglio ballare duettata con Andres Dvicio e pubblicata quest’anno. La 35enne continua intanto la sua rotta verso il successo e questa sera sarà fra gli ospiti di Fabio Fazio a Che tempo che fa. Il prossimo 10 novembre Baby K sarà invece presente con i suoi brani di maggior successo in Sardegna, ospite della discoteca Jko Evò di Cagliari. L’ultimo video della rapper riguarda tra l’altro proprio le spiagge cagliaritane e il suo arrivo nell’isola ha già attirato migliaia di fan. L’artista è stata inoltre una delle protagoniste di questo recente Halloween, grazie alla sua presenza in qualità di special guest nella festa organizzata dalla Baita Disco Club di Borgotaro, in provincia di Parma. 

BABY K, LA STRADA VERSO IL SUCCESSO

È di sicuro una delle artiste più quotate del momento e grazie alla sua esplosività è riuscita a superare i confini dell’Italia per puntare verso il clima musicale internazionale. Il successo di Baby K lo si deve alla sua verve e alla sua freschezza, complice un sound fresco ed una veste inedita, che ha contribuito a stravolgere la figura di rapper. Finora questo particolare genere di artisti musicali ha sempre visto spopolare infatti figure maschili, fatta eccezione per La Pina per il nostro Paese, ma Baby K è riuscita a conquistarsi uno spazio tutto suo e a firmare due importanti successi. La sua Roma – Bangkok è stato infatti un vero e proprio trampolino di lancio che le ha permesso in poco tempo di diventare la Regina dell’Estate, riuscendo a creare un tormentone in grado di incutere timore ai cantanti più in voga del momento. Un successo che tra l’altro Baby K ha saputo replicare, se non superare, grazie al suo Voglio ballare con te, che punta ad oscurare gli 8 dischi di platino conquistati con il suo singolo precedente. 

IL RITORNO IN ITALIA

Claudia Nahum è riuscita a farsi conoscere nel mondo della musica come Baby K, il nome d’arte che la giovane artista italiana ha scelto fin dal suo debutto. Nata a Singapore, la giovane rapper ha vissuto per lo più al di fuori dei confini italiani, trascorrendo la sua infanzia a Londra, per poi sbarcare a Roma e ritornare in Europa grazie ad un tour con l’Harrow School of Young Musicians. Il successo arriva dopo un’assenza di dieci anni dall’Italia, nel 2006, in cui si unisce al rapper Amir per partecipare a diversi album di altri artisti, fra cui anche Rayden e Bassi Maestro. Il suo debutto come solista avviene invece due anni più tardi grazie a S.O.S., l’ep composto da sei brani che funge da apripista per il suo album Femmina Alfa e che le permette di superare i 10 mila download in pochissimi mesi. Diventata ormai una delle icone dell’hip hop, decide di dirigersi verso il rap grazie al supporto dei Quadraro Basement, con cui incide Leziono di volo, un EP che la vede al fianco di Ntò, Brusco, LaMiss e Ensi. Nel 2012 collabora inoltre al riediting di Hanno ucciso l’Uomo Ragno di Max Pezzali, partecipando ad alcune date del Pink Friday Tour di Nicki Minaj.