Il racconto choc di Michelle Hunziker, gli anni della prigionia in una setta e l’odissea dalla quale è stato difficile uscirne sono tornati al centro della trasmissione Storie Italiane, questa mattina su RaiUno. Si è fatta luce soprattutto sulle assurde regole emerse dal racconto della showgirl e conduttrice svizzera e contenuto nel suo libro uscito nei giorni scorsi e nel quale, per la prima volta, narra l’incubo vissuto per cinque lunghi anni. La stessa Michelle ha spiegato nei dettagli cosa le veniva chiesto di fare, sempre in modo subdolo, come ad esempio togliersi le scarpe quando arrivava in casa di Clelia, quindi correre a lavarsi le mani prima di potersi dirigere verso il salone dove c’era “lei”, La donna era vestita sempre di bianco o colori chiari. La Hunziker racconta di non averla mai vista con addosso colori troppo scuri, poiché proprio il bianco appunto, permetteva di far trapelare la luce e l’energia, irradiava purezza. Per questo senza obbligarlo, faceva intendere di gradire che anche Michelle vestisse in modo da rimandare a un’immagine cristallina di sé.
LA TESTIMONIANZA DI VEERA KINNUNEN
La stessa donna parlava anche di fine del mondo ed a confermarlo è stata Veera Kinnunen, ospite della trasmissione ed anche lei entrata nella setta. La ragazza ha raccontato a Eleonora Daniele di aver conosciuto il figlio della donna che fu poi anche suo manager per quasi un anno. Lui la invitò ad una cena insieme a un’altra persona, non sapeva dove si trovasse, è stata una sorpresa. Si ritrovò in una struttura in Puglia dove ha incontrato tutti i membri della setta. “Quello che racconta Michelle è assolutamente vero”, ha detto, confermando le folli regole già rivelate dalla Hunziker, tra cui non mangiare la carne e non guardare la televisione. Sandra Milo ha voluto commentare la vicenda, in collegamento con il programma: “Provo una grande tenerezza per Michelle Hunziker, vorrei dirle che le sono molto vicina e che il potere e l’esercizio del potere è una delle più grandi aspirazioni umane purtroppo. E’ terribile, bisognerebbe insegnare che il potere è una cosa sterile, che fa male. C’è solo la comprensione e la vicinanza. Voglio esprimere tutto il mio affetto e stima per Michelle Hunziker per essere riuscita a uscire e a denunciare questa situazione”.