Non ce l’ha fatta Giuseppe D’Ambrosio Angelilo, che lo scorso ottobre è stato colto da un malore, finendo in coma. Poeta e scrittore, viveva da decenni a Milano dove faceva poesia ed editoria con la sua piccola casa editrice Acquaviva. Lo scrittore aveva avuto ultimamente un ritorno di notorietà per la trasmissione delle Iene nella quale mostrava le condizioni abitative difficili in cui viveva con i suoi cinque figli. In un’intervista rilasciata a “Il Giornale” alcuni anni fa, Giuseppe raccontava la sua storia di “editore-artigiano”. Questi gli stralci più significativi, partiamo dal lavoro con cui riusciva a mantenere una moglie e cinque figli: “Lisa mi aiuta nel mio lavoro. Di cognome fa Paasuke. Viene da Tallin, Estonia. La conobbi nel 1993 a Berlino. Stava lì con un coro per uno spettacolo. Ci scambiammo gli indirizzi e cominciammo a scriverci. Quando mi raggiunse a Milano, fu respinta alla frontiera: problemi di visti con l’Urss. Allora la seguii sul volo di ritorno. Rimanemmo chiusi per tre giorni dentro l’aeroporto di Francoforte, come Tom Hanks in The terminal. C’era la luna piena. Cinque figli ti danno un’energia inimmaginabile”. Giuseppe parlò anche dell’altro suo grande amore, la scrittura: “Una presenza spirituale. È un’anima che sta lì, dentro casa tua”.



L’ADDIO DE L’INVITATA DE LE IENE NINA PALMIERI

L’inviata delle Iene Giovanna Nina Palmieri ha voluto ricordare Giuseppe D’Ambrosio Angelillo con un post su Facebook: “Giuseppe, mi mancheranno le lettere in cui mi raccontavi di voi e mi riempivi d’amore. Le tue parole erano delicate carezze per la mia anima.Vi abbraccio meravigliosa famigliona, certa che la sua luce continuerà a guidarvi. Giuseppe D’Ambrosio Angelillo. P.s. Come molti di voi ricorderanno l’anno scorso a Le Iene avevamo raccontato la storia di Giuseppe, sua moglie Lisa e dei loro 5 figli che vivevano in 44 mq. Era stato Angelico, 12 anni e 1 metro e 80 di tenerezza, a scriverci di sua spontanea volontà: voleva trovare una casa un po’ più grande per la sua famiglia, “un affittino” che papà Giuseppe, scrittore ed editore di se stesso, potesse permettersi di pagare con la vendita dei suoi libri in Duomo. La bancarella di questo papà -che assomigliava a Garibaldi e era stato tanto amico di Alda Merini- a Milano la conoscevano tutti”.



L’ANNUNCIO SU FACEBOOK

Ricordiamo che lo scrittore a settembre ha subito una violente emorragia cerebrale che lo aveva minato pesantemente sul piano della salute. L’annuncio della sua scomparsa è apparso sulla pagine ufficiale Facebook dello scrittore: “Carissimi amici, Giuseppe purtroppo non c’è l’ha fatta a vincere questa battaglia. Devastati dal dolore sappiamo comunque che lui con il suo Bene veglierà sempre sulla nostra famiglia. Era un’Amore enorme per noi. I funerali si svolgeranno mercoledì 8 novembre alle ore 11 nella Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa. Lisa,Michele, Domenico, Angelico, Maria e Antonia”.

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