Durante le puntate di “Casa Mika”, l’amore della musica del cantante libanese viene sempre messo in primo piano. Nell’ultima puntata ci sarà spazio anche per l’ambiziosa reinterpretazione di un’opera lirica, nella fattispecie “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti. Una scelta non casuale per Mika, che ha sempre affermato di aver imparato l’italiano proprio grazie all’ascolto dell’Opera, che il cantante libanese ha definito: “Una musica che arriva al cuore”. “Parto dalla famosa sequenza di Tom Hanks in Philadelphia con la Callas che canta lo Chénier, perché con la musica lirica il rapporto è molto più intimo di quanto non sia nel pop o nel rock. Poi mi sposto nella cucina di Casa e, mentre racconto la trama dell’Elisir, dal frigorifero esce Nemorino che attacca “Quant’è bella, quant’è cara”. E comunque l’opera a Casa Mika non finirà qui.” Questo lo schema scelto da Mika per portare avanti una scommessa molto ambiziosa, l’opera all’interno di uno show televisivo di intrattenimento sulla televisione di Stato.
LE AVVENTURE DI NEMORINO
L’Eisir d’Amore è un’opera lirica di Gaetano Donizetti, che fu definito dal suo stesso autore come “un melodramma giocoso”. Il brano più noto dell’opera è “una furtiva lagrima”, canzone considerata un classico assoluto dell’opera. Il protagonista della storia narrata nell’opera in due atti è il contadino Nemorino, umile e innamorato in maniera intensa ma assolutamente segreta di Adina. Nemorino non sa come fare per dichiararsi, finché non arriva Dulcamara, un ciarlatano che ha però la soluzione a tutti i problemi di Nemorino: l’elisi d’amore del titolo, che potrebbe permettere al contadino di prendere finalmente il coraggio a due mani e dichiarare tutto il suo amore alla bella Adina. Dulcamara si millanta come dottore, ma Nemorino ha il dubbio che l’elisir possa davvero funzionare: e in fondo credere a qualcosa non gli permette di funzionare senza riserve?
UNA VERA “OPERA POP”
L’Elisir d’Amore è un’opera molto conosciuta, che andò in scena per la prima volta nella sua storia addirittura il 12 maggio del 1832 a Milano, presso il Teatro della Canobbiana. Lo storico cast della prima messa in scena era così composto: Sabina Heinefetter (nel ruolo di Adina), Giuseppe Frezzolini (Dulcamara), Henry Bernard Debadie (Belcore), Giovan Battista Genero (Nemorino) e Marietta Sacchi (Giannetta) diretti da Alessandro Rolla. Mika ha voluto recuperare per la sua prima serata televisiva un’opera che ha fatto da spartiacque tra una fase l’altra della storia della lirica, portando temi leggeri ma al tempo stesso capaci di far riflettere e struggersi il pubblico dell’epoca. Sarà comunque una pietra miliare di quella che viene definita l’opera comica ottocentesca e sarà reinterpretata da diversi istrionici artisti ormai nel corso di due secoli. Una performance per Mika che riesce così a mettere in scena quella che può essere considerata la vera prima “opera pop” della storia della lirica.