Torna questa sera l’attesissimo appuntamento con Il Castello delle Cerimonie. La famiglia Polese è pronta ad accogliere nuove coppie di sposi in una puntata davvero speciale che ricorderà anche don Antonio Polese, scomparso proprio un anno fa. In un’intervista rilasciata qualche tempo fa da Matteo, genero del boss delle Cerimonie e marito di Imma Polese, ha svelato qualche dettaglio in più e i costi di una cerimonia al Castello: «C’è chi vuole una cerimonia sobria e tranquilla, e allora abbiamo il quartetto di archi o il gruppo jazz; altri che vogliono le ballerine e i cantanti neomelodici. Da noi si è esibito pure Califano» ha svelato Matteo, che sui costi ha aggiunto «Dagli 80 a 120 euro a persona. Con 90 euro si fa un ottimo menu. Poi, certo, se una sposa vuole le peonie a dicembre, diventa un problema andarle a prendere e si deve pagare extra». (Anna Montesano)
COM’È CAMBIATO IL MATRIMONIO NEGLI ANNI
Con la triste dipartita di don Antonio Polese è stata sua figlia, Imma Polese, assieme a suo marito Matteo – che i fan del Castello delle Cerimonie bene conoscono, a prendere le redini della struttura, portando avanti l’attività. È proprio Matteo, in un’intervista rilasciata qualche tempo fa a Vanity Fair, a svelare come siano cambiate le richieste degli sposi nel corso degli anni: «Prima le domande erano improntate quasi tutte sul cibo: “che marca di prosciutto usate?”, la provenienza, la qualità. Adesso si concentrano su coreografie e scenografie – svela Matteo – i fiori, la preparazione della sala, il tovagliato. Come colore un tempo c’era solo il bianco, oggi va a anni: ora c’è la moda del verde tiffany, dell’argento, del blu cobalto. E poi le feste sono più dinamiche, il buffet iniziale da una parte, quello finale da un’altra» conclude. (Anna Montesano)
È POLEMICA PER IL CASTELLO DELLE CERIMONIE
Donna Imma Polese e il suo “Castello delle Cerimonie” sono finiti nuovamente nell’occhio del ciclone. Il programma ambientato al Grand Hotel la Sonrisa di Sant’Antonio Abate e in onda il venerdì in seconda serata su Real Time ha ricevuto un finanziamento regionale di quasi 80mila euro. La notizia del finanziamento non è certo passato inosservato e sui social si è alzato un polverone: “Sarebbe veramente assurdo che soldi pubblici dei campani andassero a finanziare un programma televisivo che porta nelle case degli italiani il peggio del trash, dando un’immagine distorta e non veritiera della vera napoletanità che non ha nulla a che fare con quello che succede in quelle feste organizzate a La Sonrisa”, ha detto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli dei Verdi. E ha aggiunto: “Qualora, nella risposta alla mia interrogazione, fosse confermato che quei quasi 80mila euro sono serviti a finanziare quella trasmissione, chiederò la revoca immediata del finanziamento e che quei soldi vadano a un prodotto che documenti la vera Napoli e i veri napoletani”, riporta Metrepolis Web.
LE PAROLE DI MATTEO GIORDANO
A chiarire la posizione della Sonrisa è stato Matteo Giordano, marito di Imma Polese erede del Boss delle cerimonie: “Un polverone che non ci appartiene. La società la Sonrisa non ha ricevuto neanche un centesimo da parte della Regione Campania. I fondi sono andati alla produzione non certo a noi”. Anche il regista Raffaele Brunetti – che ha curato i format “Il Boss delle cerimonie” e “Il Castello delle cerimonie” – ha risposto alle polemiche: “Le polemiche ci danno maggiore visibilità e questo va a nostro vantaggio. Così come accaduto per le prime puntate del Boss delle cerimonie, altamente contestato poi diventato un programma con uno share in crescendo. Abbiamo partecipato al bando pubblico attenendoci al regolamento e il nostro progetto è stato valutato con un totale di 74 punti, 4 in più rispetto al massimale per ottenere il finanziamento”. Il regista ha poi difeso il programma: “Non credo assolutamente che il programma mostri un lato trash di Napoli. Si tratta di mettere a fuoco un modo più spettacolare di affrontare il matrimonio, quello napoletano appunto. Ovviamente i fondi potenziano anche la qualità del lavoro fatto per la nuova seria de Il Castello delle cerimonie. Oggi si lavora di più e meglio”.