Pau Dones, leader dei Jarabe de Palo, è stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. Il cantante in occasione dei suoi primi 50 anni ha dato vita al progetto “50 Paulos”, per festeggiare anche 20 anni di carriera e il ritorno alla musica. Si tratta di un doppio album con 21 pezzi storici – tutti arrangiati per piano e voce – e dal nuovo singolo “Fumo” (feat. Kekko Silvestre): “Questa canzone è un regalo. Un pezzo così non poteva aspettare di essere inserito in un nuovo album”, ha detto Pau a Il Messaggero. Il progetto comprende anche un libro, la sua autobiografia in 50 brevi capitoli: “Ho approfittato dell’opportunità che mi hanno dato. Scrivere è una delle tre cose che si dovrebbero fare nella vita. E le altre due, (fare una figlia e piantare un albero) le avevo già fatte. Non so se ho fatto bene. E non mi importa saperlo. Il mio unico scopo è intrattenere e raccontare. Leggendolo, puoi capire meglio cosa c’è nella mia testa. La difficoltà vera è stata quando non sapevo cosa scrivere”. Per quanto riguarda la sua malattia Pau Dones ha detto: “So che voglio essere vivo e che non penso alla morte. La vera morte è qui e me la porto addosso. Non voglio perdere tempo in cose inutili o facendo ciò che non sono. Soltanto la vita è urgente”. (agg. Elisa Porcelluzzi)
PAU DONES E LA LOTTA CONTRO IL CANCRO
A vent’anni dal debutto degli Jarabe de Palo, il gruppo noto grazie alla canzone La flaca, Pau Donés ha deciso di festeggiare in grande l’evento raccogliendo diversi artisti con cui hanno cantato, dai più famosi ai meno celebri. Il chitarrista e frontman della band è deciso ad assaporare ogni momento della sua vita in seguito alla diagnosi di cancro che lo ha colpito diverso tempo fa, mentre si prepara ai nuovi concerti che lo attendono in previsione della fine dell’anno, fra live in Costarica e Spagna fino a Barcellona e Madrid. Sarà questa la data, svela al giornale spagnolo Cope, che lo impegnerà questo Capodanno. Questa sera Pau Donés sarà invece fra gli ospiti di Fabio Fazio a Che tempo che fa, dove parlerà anche del suo recente disco 50 palos, in vendita da poche settimane, e di come ha superato il tumore che lo ha colpito al peritoneo dopo meno di due anni dalla diagnosi di cancro al colon. Non è trascorso molto tempo da quando il chitarrista e frontman degli Jarabe de Palo aveva parlato della malattia che lo ha colpito e che secondo gli specialisti lo avrebbe dovuto portare verso la morte. Anche per questo l’artista ha deciso di sfruttare ogni minuto appieno, scegliendo di non farsi sconfiggere nell’animo.
PAU DONES, IL RITORNO CON 50 PALOS
È stato un 2017 vincente per Pau Donés e la sua band Jarabe de Palo, con cui continua a mietere un successo dietro l’altro. E non solo per i 120 concerti che li hanno portati in giro per tutto il mondo in appena 12 mesi, ma anche per il premio Ondas che ha ricevuto grazie alla sua carriera. In un’intervista alla ABC spagnola, Donés ha parlato a lungo del suo percorso musicale, difficile se si considera che in Paese come la Spagna rimanere uniti per vent’anni non è così scontato per le band. La pausa forzata e dovuta alla malattia lo ha obbligato a stare assente dalle scene per due anni, per un ritorno che gli ha regalato un’adrenalina simile a quella vissuta durante il suo debutto musicale. Del resto il chitarrista e cantante è rimasto sorpreso del successo maturato con il suo recente 50 palos, ma è comunque felice che l’impegno del suo gruppo abbia avuto un così grande riscontro nel gradimento del pubblico.
GLI ESORDI
Nato nell’ottobre del ’66 a Montanuy, in Aragona, Pau Donés Cirera incontra la musica ad appena 12 anni, imbracciando la sua prima chitarra. Forma la sua prima band tre anni più tardi, la J&Co Band, al fianco del fratello Marc, e in seguito replica con il gruppo Dentaduras Postizas. Dopo aver inciso le sue prime canzoni, forma gli Jarabe de Palo, che raggiungono il successo grazie al brano La flaca, distribuito nel ’96. Dodici anni più tardi, Donés duetta i Nomadi grazie alla canzone Lo specchio ti riflette e nel 2010 con Fabrizio Moro in Non è una canzone, che lo vede sul palco del Festival di Sanremo. Collabora poi con i Modà due anni più tardi, per il brano Come un pittore, replicando l’unione con la successiva Dove è sempre sole, un singolo che verrà inserito in Gioia, il quinto album del gruppo.