Da anni va avanti la lunga battaglia legale che vede protagonisti due ex coniugi: da una parte Tiberio Timperi, noto volto tv, dall’altra l’ex moglie Orsola Gazzaniga. Al centro del processo per diffamazione che vede imputato proprio il popolare conduttore televisivo, alcune affermazioni che lo stesso avanzò nel settembre di sette anni fa in una lunga lettera-confessione pubblica nella quale metteva alla berlina di tutti le sue difficoltà nel rapporto con il figlio dopo la separazione dalla moglie. Ora, proprio per quelle parole con le quali si accaniva contro un sistema nel quale, a suo dire, “la madre quasi sempre affidataria può ostacolare il rapporto padre-figlio”, Tiberio Timperi rischia di essere condannato al pagamento di una pena pecuniaria di 1000 euro con l’accusa di aver diffamato l’ex consorte. La prossima udienza decisiva del processo, come spiega Corriere.it, sarà anche quella conclusiva della lunga battaglia legale che in questi anni ha visto i due genitori su due piani diametralmente opposti. La data del nuovo appuntamento con la giustizia è fissata per il prossimo 25 gennaio, quando il giudice si pronuncerà con la sentenza che potrebbe decretare una condanna a carico del noto conduttore tv.
TIBERIO TIMPERI: LA CONFESSIONE-SFOGO SUL SETTIMANALE
Era la fine dell’estate di sette anni fa quando il conduttore Tiberio Timperi prese carta e penna e decise di rompere il silenzio sulla sua personale situazione e scrivere al periodico Panorama, in una lettera pubblicata anche online. Uno sfogo durissimo quello contenuto nella missiva in cui il giornalista raccontava le sue difficoltà nel non riuscire a vedere il figlio. “Per cinque anni, cinque lunghissimi anni, ho taciuto ma capisco che è arrivato il momento di raccontare la mia esperienza”, scriveva nel 2010, paragonando la sua vicenda a quella di molti padri, “vittime di soprusi silenziosi”. “La madre, quasi sempre affidataria, può facilmente ostacolare il rapporto padre–figlio. Anche se c’è un provvedimento favorevole al papà. Basta un certificato medico. O non rispondere al telefono”, proseguiva nel suo durissimo sfogo nel quale non mancava di definirsi un buon padre, secondo quanto stabilito dallo stesso Tribunale. Timperi denunciava l’inferno che avrebbe vissuto nei precedenti cinque anni, scanditi dalle varie udienze in tribunale, dove la sensazione perenne era quella di essere catalogato come “un genitore di Serie B”. ” Il figlio viene sempre «collocato» presso la madre. Anche quando questa è «malevola»”, scriveva, condannando anche il sistema italiano e la giustizia e puntando il dito contro l’assenza, a sua detta, di pari opportunità tra padre e madre. “È una battaglia lunga e dolorosa. So di non essere solo e non ho intenzione di mollare. Nel nome del figlio. Ma anche del padre”, chiosava il conduttore. Parole, le sue, che gli costarono un rinvio a giudizio.
LA REPLICA DELLA EX MOGLIE
La replica dell’ex moglie Orsola Gazzaniga non si era fatta attendere, come riporta il forum online FigliNegati.Forumfree.it, e in una missiva al medesimo settimanale la donna aveva fornito alcune doverose precisazioni. Aveva quindi chiarito l’aspetto legato al tempo trascorso dall’ex coniuge con il figlio, per volere del tribunale di Roma ed a sua detta avrebbe permesso a Tiberio di vedere il figlio anche in giorni non previsti. La Gazzaniga chiamava poi in causa la serie di denunce reciproche intercorse nel tempo e in gran parte archiviate. Tiberio Timperi, nella sua battaglia personale e legale, aveva poi ribadito la sua posizione anche in una ulteriore intervista radiofonica ripresa oggi dal Corriere della Sera e nella quale sottolineava le difficoltà nell’avere anche solo un contatto telefonico con il figlio: “Non riesco a parlarci per telefono. La madre non risponde ai carabinieri né ai miei telegrammi: anche il suo avvocato non risponde ai fax del mio. Questo si chiama sottrazione di minore, minore che può essere manipolato da una madre malevola”, asseriva duramente. Il conduttore tv in questi anni è stato sempre supportato dal suo legale, l’avvocato Caterina Malavenda che nel corso dell’arringa difensiva ha ribadito a sua volta le denunce della Gazzaniga tutte archiviate. Tra poco più di un mese e dopo oltre sette lunghi anni di battaglia, finalmente questa dolorosa parentesi dei due ex coniugi sarà un capitolo chiuso. Ed a soffrirne di più, ancora una volta, potrebbe essere stato anche in questo caso proprio il figlio della coppia.