L’INTERVISTA
“Bono, quanto ti fa rosicare il fatto che The Edge abbia suonato alla Cappella Sistina?”. Lui, effettivamente, non è stato invitato: “Non sono sicuro che sia stata la scelta più giusta”. Poi corregge il tiro: “The Edge è un uomo speciale, buonissimo. Se l’è meritato”. Su Papa Francesco: “È una persona eccezionale, il miglior interprete del presente”. Ma parliamo di musica: “La copertina dell’album è perfetta. Quando abbiamo visto il risultato finale ci siamo detti: ‘È proprio quella giusta’”. La cover ritrae i due rispettivi figli degli U2 con gli occhi fissi verso l’obiettivo. “È innocente e vera, come la musica che facciamo”. L’album contiene tredici lettere d’amore indirizzate ad altrettanti destinatari: “In un brano accenniamo anche ai migranti. L’Italia è stato uno dei Paesi più generosi, con loro. Ama il prossimo tuo è un ordine, e in Europa è… all’ordine del giorno”. E la loro patria, l’Irlanda? “Non vogliamo che i nostri cittadini versino ancora lacrime nelle loro birre”. Insomma: bisogna agire. [agg. di Rossella Pastore]
L’ESIBIZIONE
Pietro Grasso mostra in anteprima il simbolo del partito. “Io non volevo il nome nel simbolo, ma mi hanno detto: ‘È come il braccialetto per i neonati'”. Poi spiega: “Il colore amaranto indica protezione, mentre le tre foglioline si riferiscono alla nostra attenzione particolare nei confronti dell’ambiente”. Ma non solo, perché: “Possono essere interpretate come una ‘e’ che va a correggere la parola ‘liberi'”. Tra le fila, però, le quote rosa scarseggiano. “Vorremmo la Boldrini”, dice. Dopo la pubblicità, entrano in scena gli U2. Sono loro le vere star della serata: “È arrivato il momento!”, esclama un entusiasta Fazio. Solita clip introduttiva, poi l’esibizione sulle note You’re The Best Thing About Me. Tutto rigorosamente in acustico. Il pubblico è in fibrillazione, ed è subito standing ovation. Successo replicato, tre minuti dopo, con Get Out of Your Own Way. [agg. di Rossella Pastore]
U2 A CHE TEMPO CHE FA
Gli U2 saranno pronti stasera su Rai Uno a presentarsi nella trasmissione di Fabio Fazio, Che tempo che fa. Bono presenterà le sue prossime tappe del tour con gli U2 e una sorpresa che ormai circola da tempo e riguarda proprio il nostro paese. La band irlandese infatti dovrebbe essere protagonista di un concerto a Bologna all’Unipol Arena. Come riporta Spettakolo.it pare che la data potrebbe essere attorno a settembre, un ritorno clamoroso dopo ben venti anni. L’ultima volta era stata nel 1993 quando ci fu a Bologna proprio lo ZooTv Tour. Un evento che tutti ricorderanno con grande emozione. Le comunicazioni ufficiali sono fissate tra gennaio e marzo prossimo, ma probabile che Bono possa sbilanciarsi e dire qualcosa di più già stasera nello studio di Fabio Fazio su Rai Uno. (agg. di Matteo Fantozzi)
GRANDE ATTESA PER L’APPUNTAMENTO SU RAI UNO
I fans italiani degli U2 saranno contentissimi nel constatare che Bono e soci saranno gli ospiti d’eccezione della puntata di Che tempo che fa di domenica. Fabio Fazio farà da padrone di casa a una delle band più apprezzate della storia della musica leggera, che ha venduto milioni di dischi in tutto il mondo. Chiaramente l’ospitata da Fazio avrà anche l’obiettivo di promuovere l’ultimo album della band irlandese, uscito i primi di dicembre e che porta il titolo di Songs of Experience. Grazie alla presenza su Che tempo che Fa, Bono e soci avranno modo di poter discorrere (e quindi, implicitamente, di far conoscere) l’ultima fatica prodotta dopo le deludenti ultime uscite. Non ci sarà solo questo, però. Con Fabio Fazo la band parlerà un po’ di tutto e siamo sicuramente convinti che con un tipo impegnato come Bono Vox, politicamente e civilmente, le occasioni di conversazione non mancheranno di certo. Senza contare, poi, che l’ultima singolare uscita di Bono e The Edge (il chitarrista) farà certamente discutere e parlare. Ma di cosa stiamo parlando? Vediamolo subito.
LA SORPRESA NELLA METRO
Il video è diventato immediatamente virale sul web e ha raggiunto in pochi minuti le migliaia di visualizzazioni. Questo anche perché i giornali e le televisioni hanno fatto cassa da risonanza al fatto singolare che, però, non ha tenuto conto del fatto che gli U2 non sono affatto nuovi in situazioni del genere. Bono e The Edge hanno infatti deciso di cantare all’interno della metropolitana di Berlino, sulla banchina, alcui brani storici. In due, solo chitarra acustica e voce. Tra i brani cantati c’è stata l’immortale ‘One’, seguita da ‘Sunday bloody sunday’, dei pezzi storici e amatissimi dai fans sparsi in tutto il mondo. A queste due canzoni si è aggiunta ‘Get out your own way’ tratta direttamente dall’ultimo già citato album degli U2. Certo, i detrattori potranno dire certamente che questa è stata una trovata pubblicitaria (e forse non a torto), ma Bono e soci sono fatti così: amano stupire e destare l’attenzione su di sè in modi assolutamente sorprendenti e stravaganti. Prendere o lasciare, dunque: gli U2 sono questi ed è per questo motivo che hanno anche tantissimi detrattori.
SONGS OF EXPERIENCE
Dopo tanti anni di carriera può sembrare difficile che un’artista abbia ancora gli stimoli per creare davvero qualcosa di originale e unico. In fin dei conti gli U2 stessi, fin dai loro esordi, non hanno fatto altro che sfornare canzoni di successo e di grande impatto. Non è un caso che la band irlandese sia una delle più amate della storia e che album come ‘The Joshua tree‘ sia entrato prepotentemente nell’immaginario collettivo. Eppure, nonostante questo, l’ultimo disco è una grande sorpresa sotto tutti gli aspetti. In primis, in fatto di grafica: in copertina possiamo notare i figli di Bono e The Edge, quasi un proclamo di chi comanda all’interno della band. E poi da un punto di vista prettamete sonoro: gli irlandesi hanno prodotto un disco in maniera estremamente sofferta incidendo e reincidendo molte volte il loro materiale di studio. Songs of Experience si è dimostrato come l’aspetto maturo del precedente Songs of Innocence, che, invece, non aveva riscosso un grande successo presso il pubblico. Il riscatto di Bono e soci è servito e, almeno in Italia, passa anche da Che tempo che fa.