Per migliorare gli ascolti, non certo entusiasmanti delle ultime settimane, Che tempo che fa ha sfoggiato diversi assi nella manica, a partire dagli U2, super ospiti della puntata di ieri sera. Ma ad una settimana esatta dalla conclusione del Grande Fratello Vip 2, che ha portato alla vittoria Daniele Bossari, Fabio Fazio non poteva fare a meno di sfruttare la presenza di Filippa Lagerback, futura moglie del vincitore. Se la scorsa settimana, Fazio e la Litizzetto si erano limitati a chiedere qualche dettaglio in più sulla proposta di matrimonio, questa volta ad essere chiamato in causa è stato il bacio scambiato con Ilary Blasi, che in questo modo ha annunciato il nome del vincitore dell’edizione. Una bacio durato ben 12 secondi, come annunciato dalla stessa signora Totti che ha parlato di questo gesto nell’ultima puntata di Verissimo. E seguendo i dettami del programma più trash dell’anno, Fabio Fazio ha permesso alla Lagerback di compiere la sua personale vendetta, baciandola davanti a milioni di italiani. Obiettivo raggiunto? C’è già chi scommette che sarà lo stesso Daniele Bossari a parlarne nel corso di una delle prossime puntate del programma di Rai 1. (Agg. di Dorigo Annalisa)
LE PAGELLE DELLA SERATA
A Che tempo che fa, Pietro Grasso mostra in anteprima il simbolo del partito. Quella del nome è stata una scelta dovuta, un po’ come il braccialetto per i neonati. Ma il Presidente non è un tipo egocentrico: al centro ci sono i poveri, per un ritorno alle origini riassunto dal rosso sullo sfondo. Rosso vivo… per un Rosso che vive. Voto: 5. Un filo dello stesso colore lega Grasso all’ospite successivo. Bono Vox è l’archetipo del miliardario buono, votato alla filantropia e benefattore fino in fondo… o ai fondi. Evasi. Nell’intervista non se ne accenna, ma i temi sociali non mancano: “L’Italia è stato uno dei Paesi più generosi, coi rifugiati. Ama il prossimo tuo è un ordine, e in Europa è… all’ordine del giorno”. Bravo a parole. Voto: 6. Indietro tutta è un titolo azzeccato, per la second edition del carrozzone arboriano. Più indietro di così non si può. La tv carnevalesca di Arbore e Frassica è morta e sepolta, e i due conduttori non se la passano meglio. Non è un caso che si parli di epitaffi: “Il mio [di Arbore] sarebbe: ‘Amava molto l’improvvisazione. Improvvisamente, ci ha lasciati'”. Voto: 6.
È appena uscito Il buono che fa bene, il nuovo libro di Carlo Cracco: “Abbiamo cambiato editore e anche un po’ filone”. Poi dichiara: “Se fossi un piatto sarei un soufflé di baccalà”. Okay, l’uscita si presta a facili ironie. E non solo per via del baccalà: Cracco è proprio noioso, piatto. Voto: 5. Per Fazio, Fabio Volo è lo scrittore più letto in Italia. Certo, ma c’è davvero bisogno di sottolinearlo? Quando tutto inizia è il titolo del suo ultimo romanzo: “Per ora i pareri sono tutti positivi”, dice, e chiede un’inquadratura stretta per dedicarsi alla scaramanzia del caso. Cosa dice della sua vita privata? “La mia compagna ha imparato un po’ di italiano, ma io con l’islandese sono negato”. Perfetto: le sgrammaticature si estendono alle lingue straniere. Voto: 3. Al Tavolo, Mal ricorda i bei vecchi tempi: “Devo tutto a Furia”. Quando si dice cavallo di battaglia. Voto: 6.