Molto popolare tra il pubblico italiano, Gabriel Garko non ama la fama che il suo mestiere comporta e, di recente, in una intervista rilasciata a Silvia Toffanin a Verissimo, ha svelato il suo disagio di fronte alla grande notorietà di cui gode nel nostro paese. “Io la popolarità cerco più o meno di gestirla, ma è diventata ingestibile da quanto ci sono i cellulari con le foto. Arrivati ad un certo punto il pubblico ama distruggere, soprattutto sui social”, ha ammesso infatti l’attore, che per spiegare un po’ meglio il suo punto di vista, ha raccontato un aneddoto del quale, suo malgrado, è stato protagonista: “una volta mi hanno seguito in un bagno dell’autogrill col telefonino per pizzicarmi mentre facevo la pipì. La gente perde il controllo deve farti le foto nei momenti più sgradevoli”. E, a proposito dei social, non ha risparmiato neanche i cosiddetti “leoni da tastiera”: “La mazzata più forte l’ho avuta quando mi hanno detto che mi ero rifatto. Sono cosciente del mio aspetto fisico e so che sono arrivato al successo grazie al mio aspetto fisico, e lì pensavo di essere inattaccabile. Invece non è stato così”. (Agg. di Fabiola Iuliano) 



L’ATTORE REDUCE DAL SUCCESSO NEI TEATRI

Considerato il sex symbol del piccolo schermo, Gabriel Garko è ritornato di recente in teatro con una commedia diretta da Alessandro Benvenuti, dal titolo Odio Amleto e in coppia con Ugo Pagliai. Un successo che promette di replicare quanto maturato nella scorsa stagione, in cui ha registrato tre sold out. Lo spettacolo ha visto Garko impegnato fin dalla metà del mese di novembre e lo ha visto di recente sul palcoscenico del Teatro Ricciardi di Capua, in provincia di Caserta. Nella commedia, Garko interpreta una giovane star del piccolo schermo che ha subito la chiusura della serie tv in cui è protagonista e che si prepara ad affrontare il difficile ruolo di Amleto. Una parte che è stata affidata in precedenza a John Barrymore, che ironia della sorte era anche il proprietario del suo nuovo appartamento a Los Angeles. Questa sera Gabriel Garko sarà invece fra gli ospiti di Che fuori tempo che fa, in onda su Rai 1. In una recente intervista a Il Corriere della Sera, l’attore ha sottolineato di aver scelto questa parte teatrale per prendersi in giro e di aver imparato molto dalla sua collaborazione con Pagliai e Paola Gassman, come per esempio limitare la tendenza a gesticolare e togliere tutti quegli orpelli che rendono poco naturali le costruzioni dei personaggi teatrali. 



GABRIEL GARKO, LE ACCUSE DEGLI HATERS

Amato quanto odiato sul web, Gabriel Garko ha subito di recente una forte critica da parte degli haters, che lo hanno accusato di essersi rifatto. Fino a quel momento, ha raccontato a Verissimo, aveva considerato l’aspetto fisico un suo punto di forza e si è ritrovato invece a subire un attacco sull’estetica. L’attore è cosciente di aver raggiunto il successo grazie al suo aspetto fisico, ma ha vissuto anche dei momenti in cui non si è riconosciuto nel guardarsi allo specchio. Anche per questo in passato ha deciso di rifugiarsi a Parigi per due settimane, come gli è capitato altre volte, per riprendere contatto con la realtà. Senza considerare il fatto che Garko abbia deciso appositamente di non avere specchi in casa propria, sia per una credenza popolare che gli è stata trasmessa durante l’infanzia, secondo cui il Diavolo si manifesterebbe tramite gli specchi in orari notturni, sia perché non apprezza la forma dei propri occhi. Un segreto che ha voluto svelare al settimanale Oggi e che ha messo in luce il rapporto fra l’attore e la propria fisicità, quella bellezza che per gli altri rappresenta la sua “più convincente chiave comunicativa” e che invece ai suoi occhi nasconde solo un vissuto interiore altrettanto importante. 



GLI ESORDI

Nato a Torino nel ’72, Gabriel Garko conquista appena 19enne il titolo di volto più bello d’Italia, permettendogli di entrare nel mondo dello spettacolo e di dedicarsi ai fotoromanzi. Debutta invece nel ruolo di protagonista in Troppo Caldo, un cortometraggio che lo vede al fianco di Francesca Dellera e sotto la regia di Roberto Rocco. Sarà lo stesso timoniere che lo accompagnerà nel suo esordio nelle fiction, fra cui Una donna in fuga, in un anno in cui Garko parteciperà a La signora della città di Beppe Cino, la sua prima miniserie tv. Dopo aver collaborato con Luigi Parisi nel film Occhi verde veleno, l’attore ritorna nel piccolo schermo con Il bello delle donne nel 2001, per poi registrare il suo più grande successo nel ruolo di protagonista ne L’onore e il rispetto. I cinque anni successivi vedranno l’artista chiuso nel suo silenzio, un periodo che precederà il ritorno sul grande schermo con film come Una moglie bellissima di Leonardo Pieraccioni ed in tv con Il sangue e la rosa, la miniserie diretta da Salvatore Samperi. Saranno anni in cui Garko ritornerà a maturare quel successo che ha caratterizzato la sua carriera e che lo porteranno a salire sul palco dell’Ariston per la conduzione del Festival di Sanremo dell’anno scorso.