Il concetto di cucina vegetale questa sera sarà al centro del dibattito di Che fuori tempo che fa grazie alla presenza di uno di suoi massimi esponenti in Italia, Simone Salvini, che ha fatto dell’alimentazione crudista la sua filosofia di vita. Il noto chef nel gli ultimi giorni è stato inoltre insignito del premio “Ambasciatore della cucina italiana”, riconoscimento elargito dalla Federazione Italiana Cuochi nel corso della manifestazione Food&Wine in progress. In seguito alla premiazione, Simone Salvini ha ringraziato tutti attraverso il suo profilo social ufficiale, dove ha inoltre condiviso le immagini dei momenti più emozionanti legati alla sua premiazione. “Meritatissimo, grande maestro!!!”, “Grandissimo Simo”, “Complimenti Chef!”, scrivono su Facebook i suoi numerosissimi fan, che questa sera, su Rai Uno, avranno la possibilità di seguire, ancora una volta, tutti i consigli dell’amatissimo chef. A questo link è possibile visualizzare il filmato della premiazione di Simone Salvini. (Agg. di Fabiola Iuliano)
LO CHEF OSPITE DI FABIO FAZIO
Vegano e cultore della filosofia e cucina crudista, Simone Salvini è diventato popolare in televisione grazie alla caricatura che gli è stata fatta dal comico e conduttore Maurizio Crozza. Lo Chef pluristellato è infatti un promotore dell’intelligenza di esseri viventi solitamente sottovalutati, come le verdure, la frutta e le piante. Ed è proprio sulla sua convinzione che anche gli ortaggi abbiano un sistema nervoso, che Crozza ha tratto ispirazione per la caricatura dello chef, con il suo personaggio Germidi Soia. Considerato il simbolo del veganesimo, Salvini sarà ospite questa sera, lunedì 10 dicembre 2017 a Che fuori tempo che fa su Rai 1 a pochi mesi di distanza dalla sua ultima apparizione in tv in uno dei programmi di Fabio Fazio. Ad ottobre, lo chef era infatti stato ospite di Che tempo che fa, dove aveva parlato della sua personale visione dell’alta cucina in chiave veg, in cui la consapevolezza delle materie prime viene messa al primo posto. In questi giorni, Salvini ha invece partecipato alla campagna Coraggio di Alce Nero per Amnesty International, una cena organizzata per raccogliere fondi e sostenere chi difende i diritti umani. I due piatti previsti nel menù della serata sono stati firmati dall’icona della cucina vegetale, presso il ristorante Berberé di Roma.
L’INAUGURAZIONE DELLA BOTTEGA DI ANTONIANO
La stagione autunnale è stata prolifica per lo chef pluristellato Simone Salvini, che ha inaugurato diverse attività e scuola di cucina. Una delle ultime lo ha visto guest star per l’inaugurazione della Bottega di Antoniano, un punto solidale promosso da Antoniano Onlus a Bologna in cui da inizio dicembre sono stati raccolti i fondi per sostenere i progetti benefici dell’organizzazione. Salvini ha inoltre lanciato una delle prossime attività previste dalla Bottega di Antoniano per il prossimo gennaio, i corso della Scuola del pane. Intanto l’interesse per la cucina vegana continua a crescere a vista d’occhio, sia da parte dei consumatori che dei produttori e cuochi. Lo dimostra la recente apertura della FunnyVeg Academy, che offre corsi di cucina vegetale a più livelli, previsti per studenti degli istituti alberghieri e chef affermati che intendono introdurre le innovazioni vegane nel proprio locale. Salvini è coinvolto nella fondazione dell’Academy grazie ad un gruppo di professionisti di Milano, fra cui troviamo anche il socio Massimiliano Acquati.
SIMONE SALVINI, LA VITA E GLI STUDI
Nato a Firenze nel ’69, il percorso di studi di Simone Salvini ha previsto inizialmente una laurea in Lettere e Filosofia ed una specializzazione in Psicologia. Fin da piccolo nutre tuttavia una forte passione per la cucina, riuscendo a vivere un’intensa formazione presso i laboratori di artigiani, dalla pasta alla panificazione, fino alla pasticceria. Ad appena 31 anni intuisce di voler dare un punto di vista innovativo alle proprie conoscenze di cucina vegetariana, tanto da decidere di trasferirsi in India per approfondire il legame fra l’Ayurveda e la ristorazione. Qualche anno più tardi rientra in Italia e diventa executive chef del ristorante milanese Joia di Pietro Leemann, conquistando la sua prima stella Michelin. Diventa invece docente nel 2008, quando collabora in diversi istituti alberghieri italiani e contribuisce alla formazione degli chef interni previsti alla Camera dei Deputati. Apre il suo primo ristorante, OPS!, nel 2014 a Roma e l’anno successivo raddoppia con Lord Bio a Macerata.