Prima uscita pubblica per Fausto Brizzi dopo lo scandalo che lo ha travolto. Il regista, accusato di molestie sessuali da attrici e aspiranti tali attraverso i microfoni de Le Iene, è stato fotografato per la prima vota dalla rivista Oggi in un’uscita pubblica. Brizzi è stato paparazzato in un negozio di Roma, in compagnia della moglie Claudia Zanella e della figlia Penelope. La foto ritrae il regista con la sua famiglia in un momento di quotidianità, ma dallo scatto traspare un forte disagio nella coppia. L’atmosfera tra i coniugi sembra particolarmente tesa: lo dimostrano il viso scavato e tirato di Claudia Zanella e l’assenza di sorrisi. Del resto questo è un momento particolarmente difficile per la famiglia Brizzi: tantissime critiche gli sono state rivolte dopo le denunce televisive di molestie, anche da parte di personaggi dello spettacolo. La moglie però è rimasta sempre accanto al regista per provare a proteggere se stessa e la figlia dalla macchina del fango che le ha viste loro malgrado coinvolte. Le foto pubblicate dal settimanale mostrano una tensione ancora molto forte tra i coniugi.
FAUSTO BRIZZI CON MOGLIE E FIGLIA A ROMA: PRIME FOTO
Fausto Brizzi è stato il grande assente alla presentazione di “Poveri ma ricchissimi”, sequel di “Poveri ma ricchi”. Il protagonista del film, Christian De Sica, ha spiegato in conferenza stampa la scelta del regista: «Non è qui ma solo per sua scelta. Preferisce comparire quando tutto sarà chiarito». L’assenza del regista e co-sceneggiatore si inserisce nella querelle con la Warner, che ha deciso di interrompere il rapporto di collaborazione con Fausto Brizzi e di escluderlo dall’attività promozionale del film. Così il nome del regista è scomparso dal trailer, dal sito della major e dai manifesti, comparendo però regolarmente nei titoli di coda. Anche Enrico Brignano ha espresso la sua opinione in merito alla vicenda: in un’intervista al Corriere della Sera ha spiegato che finora non sono emerse denunce, «c’è solo uno show, Le Iene, che per sei puntate ha mostrato ragazze camuffate che hanno dichiarato di essere state molestate da Brizzi». E poi si è schierato contro il tribunale mediatico: «A chi spetta giudicare? Alla tv o a un tribunale, che agisce su denunce, prove e sulla possibilità dell’accusato di difendersi».