Renzo Arbore ha portato nuovamente Nino Frassica sul palcoscenico della Rai e stasera i due insieme ad Andrea Delogu hanno presentato Insieme tutta – 30 e l’Ode. In un’intervista a Vanity Fair l’artista ha voluto ribadire anche quanto accaduto nel passato, spiega: “Negli anni ottanta abbiamo fatto la televisione più bella del mondo, ma non ci siamo resi conto di quanto eravamo bravi. Spero che sia finalmente arrivato il momento di rileggere e studiare i nuovi format perché c’è tanto da fare e imparare per andare avanti nel futuro. La televisione non deve essere educativa, ma nemmeno diseducaticativa come spesso è“. Spiega poi anche quelle che sono le sue scelte dettate dal nuovo che avanza in questa trasmissione: “Questo programma nasce con l’incontro con i millenials nelle università. Ho scoperto che vanno matti per le canzoni di Indietro tutta“. (agg. di Matteo Fantozzi)
LA COLLEZIONE DI OGGETTI DI PLASTICA
Renzo Arbore non finisce più di stupire e porta in televisione casa sua e una stanza dove c’è una incredibile collezione di oggetti di plastica. Si tornerà a parlare anche di questo stasera a Indietro tutta – 30 e l’Ode, di certo però Renzo Arbore ha mostrato ancora una cosa che ha lasciato tutti senza parole. A Petrolio ha mostrato una collezione che ha dell’incredibile, oggettistica che lo riguarda e no con qualche pezzo kitsch e davvero diverse chicche notevoli. Da insegne luminose a giochi per bambini fino ad orologi, pupazzi e tante altre cose tutto rigorosamente di plastica e soprattutto tutto estremamente colorato. Renzo Arbore quindi si mostra al pubblico in una nuova veste e fa capire come dietro alla sua vita ci siano anche tanti piccoli particolariche non conosciamo e che possono stupire giorno dopo giorno. Staremo a vedere se ne tornerà a parlare anche stasera, di certo il video di Petrolio sul web è diventato virale. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL NUOVO TOUR
Renzo Arbore è ritornato negli store musicali in queste settimane grazie al suo triplo album Albore Plus, una raccolta di cinquanta brani che spaziano fra vari generi. Dallo swing italiano alle canzoni umoristiche fino a quelle della tv, per una compilation di “musica corroborante”, come l’ha definita il conduttore in un’intervista a La Repubblica. Prima di salire sul palco di Perugia grazie alla sua ultima data del tour 2017, che lo vedrà impegnato a Capodanno, Renzo Arbore ritornerà sul piccolo schermo di Rai 2 questa sera, mercoledì 13 dicembre, con Indietro tutta – 30 e l’Ode, uno speciale con una carrellata dei momenti clou dello storico programma dell’87 in cui si unirà ancora una volta a Nino Frassica, già co-conduttore all’epoca, e Andrea Delogu. I tre ripercorreranno la storia dello show televisivo, ma in occasione dell’annuncio dell’evento, Arbore ha voluto riservare qualche frecciata alla Rai, colpevole di non averlo “corteggiato abbastanza”. Il botta e risposta ha visto il musicista e timoniere puntare il dito nello specifico contro il nuovo direttore Mario Orfeo, che a suo dire non avrebbe ancora incontrato. L’azienda, infatti, ha smentito subito dopo le sue affermazioni, sottolineando che Orfeo ha firmato il contratto per Arbore e che lo avrebbe incontrato ben due volte.
RENZO ARBORE VINCITORE DEL PREMIO ELSA MORANTE
Non è trascorso molto tempo da quando Renzo Arbore è stato sotto i riflettori di Rai 2, complice il ruolo di primo piano che gli è stato dato da Unici lo scorso novembre. Un’occasione in cui il conduttore si è raccontato a Giorgio Verdelli e si è mostrato nel focolaio domestico, intento a miscelare vari tipi di musica. La sua particolarità è, infatti, una sapiente unione di generi musicali come il jazz e il folk, fino ad approdare allo swing. 50 anni di carriera alle spalle, Arbore ha di certo il vanto di potersi definire un caso unico della televisione e della musica, in grado di inventare tormentoni e canzoni che sono entrati nel repertorio storico della musica italiana. Il suo talento lo ha portato ad ottenere nelle ultime settimane il Premio Elsa Morante per la Comunicazione 2017 grazie al suo documentario “Da Palermo a New Orleans… e fu subito jazz”, con cui dimostra come il celebre genere musicale ha origini siciliane, in occasione del centenario della sua nascita.
LA CARRIERA DI RENZO ARBORE
Nato nel giugno del ’37 a Foggia, Renzo Arbore inizia la sua carriera musicale come clarinettista della band Parker’s Boys appena adolescente, per poi debuttare con una Dixieland band a Nocera Inferiore. Negli anni successivi inizia a collaborare con la Rai, assumendo la guida di trasmissioni del varietà italiano come Bandiera Gialla e L’altra Domenica, dimostrando fin da questi suoi primi passi di avere un animo poliedrico e di successo in vari campi. Dalla musica alla radio, dalla tv alla cinematografia, Arbore ha il merito di aver contrastato uno dei programmi più di grido della metà degli anni ’80, Domenica In, con cui Corrado riusciva a collezionare un successo dietro l’altro ed a cui ha replicato con il suo Quelli della notte. Negli anni ’90 fonda L’Orchestra italiana, con cui riporta ai tempi d’oro la musica napoletana, fondando dieci anni più tardi la Renzo Arbore e i suoi Swing Maniacs, una band con cui incide il disco Vintage, ma non li dimostra e con cui conquista il Disco d’Oro.