La strada di casa ha concluso ieri sera la sua programmazione su Rai 1 con una serie di colpi di scena davvero inaspettati: l’identità del colpevole della morte di Paolo è stata svelata e Fausto, diventato nuovamente il punto di riferimento per la sua famiglia, ha tirato un respiro di sollievo rendendosi conto che non era Lorenzo il vero colpevole. Ma quanto accaduto può essere definito un lieto fine? Purtroppo, come spesso accade per lasciare spazio ad una possibile seconda stagione, i telespettatori si sono trovati davanti alla più inaspettata delle sorprese: a distanza di qualche tempo dalla scoperta del vero colpevole, tutto sembra andare per il meglio. Lorenzo è alla guida del birrificio da lui tanto desiderato, Milena si è trasferita a Torino dove studia medicina, Viola collabora con l’azienda di famiglia e ha disegnato le etichette per la nuova birra che sembra avere raggiunto il successo sperato. Ma cos’è accaduto a Fausto? Cosa ne è stato di lui? Il protagonista purtroppo non è riuscito a percorrere la strada verso casa e si trova di nuovo in coma, proprio come accaduto cinque anni prima. È questo un indizio che fa pensare ad una seconda stagione? Per ora l’ufficialità manca, ma per Tv sorrisi e canzoni gli autori sarebbero già al lavoro… [Agg. di Dorigo Annalisa]
I RICORDI DI FAUSTO
Finale non scontato per La strada di casa, che ieri sera ha chiuso la sua prima stagione con una puntata piena di colpi di scena. La risoluzione dell’enigma sulla morte di Paolo Ghilardi si è infatti delineata attraverso serie di vicende che si sono susseguite a ritmo incalzante, con un’esposizione che si è distaccata dalla narrazione lenta adottata dai primi cinque episodi della serie. Fausto, dopo aver sospettato di Lorenzo a causa dei flashback nella sua mente, ha scoperto che a uccidere il veterinario dell’Asl non è stato suo figlio e che il ragazzo, dopo aver trovato il corpo senza vita sull’asfalto, ha deciso di trasportarlo lontano dalla Cascina Morra per evitare che i sospetti ricadessero su suo padre. Libero finalmente dai sensi di colpa e dall’ombra dei sospetti, Fausto è diventato l’eroe positivo della serie, combattendo contro tutto e tutti per riscattare il suo nome e quello della sua famiglia. Accompagnato in questa avventura dal suo ex amico Ernesto Baldoni, il protagonista è riuscito quindi a fare arrestare Michele, da sempre complice dei Crespi, ma nel suo ultimo viaggio, terminato con un finale inatteso, non è riuscito più a percorrere la tanto agognata strada di casa.
IL VERO COLPEVOLE
Dopo sei puntate di accuse e sospetti, si è delineata finalmente la verità sull’omicidio di Paolo Glilardi, morto non per mano di Fausto Morra, come tutto sembrava suggerire, ma a causa dell’intervento inaspettato di Michele. L’assassino, infatti, ha incontrato Ghilardi in piena notte, la stessa in cui Fausto è rimasto coinvolto nell’incidente che gli ha stravolto la vita, ma dopo averlo ucciso non è riuscito a occultare il suo corpo a causa dell’arrivo improvviso di Lorenzo. Michele, che per molti anni è stato l’ancora alla quale la famiglia Morra si è aggrappata, era in realtà al servizio dei fratelli Crespi, che proprio grazie alle sue continue interferenze nei piani per risollevare le sorti della cascina, sono riusciti più volte a ostacolare il rilancio dell’azienda. I sedicenti finanziatori del consorzio, infatti, erano proprio i due perfidi malviventi, che con il contributo di Michele si sono infiltrati fino ad arrivare al cuore della famiglia di Fausto. Fondamentale, nella ricerca della verità, il contributo di Lorenzo, che dopo aver scoperto la verità su colui che considerava un amico è riuscito a ottenere il riscatto per sé e per suo padre.