Federica Vincenti e Michele Placido, la separazione è una fake news? L’artista ha voluto fare chiarezza sulle sue dichiarazioni rilasciate in una lunga intervista ai microfoni di Vanity Fair, spiegando che non c’è stato nessun addio e nessun capolinea tra i due. La lettera inviata al noto giornale è stata pubblicata dalla stessa Vincenti sul suo profilo Facebook, Luna, e non sono mancati i commenti di vicinanza da parte di amici e sostenitori: Federica chi vi conosce sa chi e come siete! È vergognoso come I Media rovinano la vita alle persone, ed anche se ci dovessero essere delle rotture non si specula! Vi vogliamo bene un bacio alla tua splendida famiglia””, “Chi ti conosce sa bene cosa intendevi dicendo di voler vivere la tua vita di cantante e d’artista! I giornali poi si sa, non par loro vero di vendere anche una sola copia in più! Ti abbraccio forte forte Fede! “, “Ho avuto il piacere di conoscervi entrambi Cara Federica e pensare alla vostra coppia come un’unione forte fatta del rispetto l’uno per l’altra … una donna giovane, bella accanto ad un uomo famoso e affascinante , seppure maturo e’ troppo facile da etichettare, ma mi sono bastate poche parole e pochi gesti per comprendere che siete forza insieme, ma anche da soli.. individualmente… ed è questo che viene spesso scambiato per distacco… comprenderne gli equilibri non è da tutti..ciò che è importante è che il tuo compagno e vostro figlio sappiano dare il giusto peso… tutto il resto… e’ INVIDIA!!”. (Agg. Massimo Balsamo)



LA SMENTITA

Federica Vincenti torna a parlare: la moglie di Michele Placido ha voluto fare chiarezza sull’intervista rilasciata a Vanity Fair. Per l’attrice le sue dichiarazioni sono state trasformate «una fake news». Per questo ha deciso di dissociarsi da questo «ingigantimento del nulla». In una lettera pubblicata sempre da Vanity Fair ha raccontato come ha vissuto le ultime ore. «Sono state un inferno, un dolore. Perché un’intervista dove si parlava semplicemente di musica e vita è diventata poi improvvisamente altro». Federica Vincenti ha precisato di non aver mai lasciato il marito, né di averlo mai cacciato di casa: «Non c’è stato nessun ADDIO, nessun CAPOLINEA». La Vincenti ha, dunque, preso tastiera e mouse per dissociarsi dal caso scoppiato dopo l’intervista. «Dal dire che col tempo e la maturità cambiano desideri, voglie, forze, al dire che l’ho SBATTUTO FUORI DALLA MIA VITA e ci stiamo SEPARANDO, DIVORZIANDO, ci passa un’infinità. Si è voluto prendere solo la parte più cattiva, becera, quel gossip da cui mi sono sempre tenuta lontana per 17 anni di storia e vita condivisa con lui», ha aggiunto Federica Vincenti. (agg. di Silvana Palazzo)



FEDERICA VINCENTI E MICHELE PLACIDO SEPARATI IN CASA?

Federica Vincenti e Michele Placido vivono ormai separati in casa. La musicista, attrice e produttrice teatrale da metà dei suoi 34 anni di vita è la moglie di Michele Placido. La differenza d’età con il regista si è fatta sentire al punto tale che si sono allontanati. È la stessa Vincenti a rivelarlo in una profonda intervista rilasciata ai microfoni di Vanity Fair. «Quando è agli inizi non ci pensi: che un giorno quella differenza d’età vi dividerà per forza di cose, che tra voi ci sarà la vecchiaia, e che sarà abissale». Non li ha distrutti, ma li governa: «Cambia il corpo. Cambia la testa. Cambiano i desideri. Le voglie non sono più comuni. È raro che usciamo, ma l’altra sera per esempio eravamo a un concerto di Ermal Meta. Ballavo. Mi ha guardato: “Fede, ma che stai a fà? Che te balli?”». Prima non era così, ma non ne fa una colpa a Michele Placido, perché in realtà non è colpa di nessuno. E nonostante ciò resta «l’uomo della mia vita e padre di mio figlio», anche se la stagione dell’amore è finita, «perché comunque resta che io ci sarò sempre per lui e lui ci sarà sempre per me, e questo ci fortifica».



AMORE FINITO?

La stagione dell’amore è finita per Federica Vincenti e Michele Placido, ma ci saranno sempre l’uno per altro. E infatti continueranno a lavorare insieme. L’attore stesso ha voluto che la moglie riprendesse in mano la sua vita di donna e artista. Insieme cenano tutte le sere, insieme continuano ad educare Gabriele, il figlio di undici anni. Per anni si è sentita chiamare “raccomandata”, ma si rimboccava le maniche per combattere quel pregiudizio difficile da distruggere. Rinasce oggi come Luna: dopo tanto teatro fa musica, canta. “Mille anni luce” è il nome del nuovo singolo. Così l’ombra lunga e ingombrante del marito Michele Placido è sparita e lei può tornare a respirare. «Ho deciso di mettere da parte le mie paure su quello che gli altri dicono, tanto lo dicono comunque, e di badare al mio bisogno, punto: m’iscriverò al conservatorio, crederò all’arte che può farsi sacra, come una religione», ha rivelato Federica Vincenti nell’intervista a Vanity Fair. La psicobiorisonanza ad aiutarla: «Insegna a fermarsi, a tirar fuori la propria voce a dispetto di quelle intorno, a far viaggiare insieme testa e sentire, e così ad assecondarsi. Anche se significa passare dal non riconoscersi più. Dal dolore. Per potersi riconoscere davvero».

IL CASO WEINSTEIN: “TROPPA VOCE A FANTOMATICHE ATTRICI”

Federica Vincenti ha parlato anche dello scandalo Weinstein che con Asia Argento ha travolto anche il cinema italiano. La moglie di Michele Placido prova amarezza per quelle donne «violentate veramente» che non hanno avuto voce. «L’abbiamo data troppo a fantomatiche attrici che ci hanno fatto spettacolo e opinione nei salottini pomeridiani della nostra tv: non giudico loro, ma com’è montata la questione», ha spiegato l’attrice e musicista a Vanity Fair. Ritiene che si sia fatta confusione tra sessualità e violenza: «Una cosa sono le avances, un’altra le molestie. Dalle prime puoi sottrarti, le altre fanno male». Da madre di figlio maschio dà il suo contributo aiutandolo a crescere nel carattere, che conta più del talento, e nella gentilezza. Non è stato facile però proteggerlo dalle risatine di chi giudica la differenza d’età tra i suoi genitori: per questo gli ha insegnato che «il giudizio nasce dall’ignoranza, e che non bisogna preoccuparsi mai del brusio, basta dimostrare le proprie doti, che si è un’altra cosa dalle voci che ci descrivono, da come ci descrivono. Guardate Alessandro Gassman: figlio d’arte, sì, ma quanta strada».