Un Lino Banfi pieno di aneddoti, quello intervistato da Chi, il settimanale di Alfonso Signorini domani in edicola con il nuovo numero. L’attore pugliese racconta in esclusiva il rapporto straordinario con papa Wojtyla e papa Ratzinger, due degli uomini più importanti della storia lasciatisi conquistare dalla simpatia e dalla semplicità di Lino Banfi. L’incontro con Giovanni Paolo II, a distanza di tempo, provoca ancora una certa commozione nell’attore:”Ho una foto bellissima con Wojtyla che mi accarezza quando stava già male. I cardinali gli dissero: “Si ricorda questo signore che l’ha fatta tanto sorridere?”. Mi ha emozionato, ho fatto ridere due Papi!“. Ma è stato con il successore di Wojtyla, papa Ratzinger, che Lino Banfi ha stretto un rapporto che prosegue anche oggi:”Nel 2006 fui invitato alla Giornata mondiale della Famiglia in Spagna. Mentre parlavo sul palco, il Papa mi guardava sorridendo, e allora provai a dire: “Io soy nonno Libero de Un medico in famiglia, me hanno appellado Il nonno d’Italia, ma Sua Santità è il nonno del mondo!”. Ci fu un boato, si alzarono tutti ad applaudire e il Santo Padre mi ringraziò. Così ne approfittai e gli chiesi la benedizione per i miei 50 anni di matrimonio. Lui accettò. Così quando fummo in sua presenza Ratzinger disse a mia moglie: “Lei è fortunata, suo marito la fa ridere”, e lei rispose: “Mica tanto sa, a volte è triste”. “Solo quando sono incavoleto!”, spiegai“.



RATZINGER AMA LA PUGLIA

Il rapporto tra Ratzinger e Lino Banfi, come detto, continua anche oggi che il Papa Emerito ha dato le dimissioni da capo della Chiesa cattolica. L’attore a Chi ha ricordato un aneddoto molto curioso, riguardante una delle sue visite al religioso tedesco:”Lo andai a trovare dopo il suo Pontificato e mi accolsero tre suorine: “Lo sa che siamo conterranei? Io sono di Martina Franca, lei è di Lecce, lei…”. “Ma quindi Sua Santità mangia le specialità pugliesi come la stracciatella, la burrata?”, domandai. Il Papa rispose che conosceva bene la Puglia, così l’ho invitato alla mia orecchietteria, il ristorante che ho aperto a due passi dal Vaticano. Mio padre faceva l’agricoltore e ci teneva che mangiassimo bene. Un giorno gli dissi: “Quando arriverò alla tua età, se mi è andata bene come attore, inizierò a lavorare sul serio e insegnerò a mangiare i prodotti della nostra terra”. Il giorno in cui ho compiuto 80 anni ho deciso di mantenere la promessa e di diventare ambasciatore della cucina pugliese”. Un incarico che Banfi cercherà di onorore al meglio: del resto non capita tutti i giorni di dover soddisfare l’appetito di un Papa.

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