Meryl Streep risponde alle accuse dell’attrice Rose McGowan, tra le prime ad aver accusato apertamente Harvey Weinstein di molestie sessuali. Nei giorni scorsi la McGowan aveva contestato sui social l’iniziativa di indossare abiti neri alla cerimonia dei Golden Globe, in segno di protesta contro gli abusi denunciati a Hollywood: “Attrici, come Meryl Streep, che hanno felicemente lavorato per The Pig Monster, vestiranno di nero per una potresti silenziosa ai Golden Globes. Il vostro silenzio è il problema. Accetterete un premio falso senza batter ciglio e non ci sarà nessun cambiamento reale. Disprezzo la vostra ipocrisia. Forse dovreste indossare Marchesa”, aveva scritto su Twitter facendo riferimento a Weinstein che costringeva le sue attrici a vestire gli abiti disegnati dalla moglie, Georgina Chapman. Inoltre la McGowan sembrava voler alludere di come, secondo lei, la Streep (che con il film The Iron Lady, prodotto da Weinstein, ha vinto l’Oscar nel 2012) fosse rimasta in silenzio nonostante fosse a conoscenza delle molestie perpetrate dall’ex produttore.



LA RISPOSTA DI MERYL STREEP

Poche ore fa Meryl Streep ha diffuso un comunicato ufficiale in cui risponde alle accuse della collega: “Non sono rimasta deliberatamente in silenzio, semplicemente non avevo idea del comportamento di Weinstein. Ferisce il fatto di essere attaccata da Rose, ma voglio che lei sappia che non sapevo dei crimini di Weinstein, del suo attacco a lei e ad altre donne. Non sono stata deliberatamente in silenzio. Non sapevo. Non ho tacitamente approvato lo stupro, non sapevo. Non mi piace che  giovani donne vengano aggredite, ma non ne ero a conoscenza. Non so dove Harvey  vive, non è mai stato a casa mia né mi ha invitato nella sua camera d’albergo”. L’attrice premio Oscar continua dicendo che non tutti quelli che hanno lavorato con lui erano a conoscenza delle azioni del produttore: “Weinstein ha fatto di tutto perché quello che ha fatto a Rose e alle altre non si sapesse. Aveva più bisogno lui di me che io di lui”. Infine si rivolge alla McGowan: “Rose ha tutto il mio rispetto, insieme alle altre donne che hanno avuto il coraggio di rivelare quale mostro vivesse tra noi. Mi dispiace ora di essere vista come un avversario, perché noi combattiamo la stessa battaglia per le donne”. 

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