Marina Di Guardo, mamma di Chiara Ferragni, parla di sé e del suo rapporto con le figlie in una recente intervista rilasciata a Vanity Fair. In essa presenta anche il suo nuovo libro intitolato ‘Com’è giusto che sia’ aggiungendo diversi dettagli sul suo rapporto con Chiara, ma anche sulle sue due figlie Valentina e Francesca che, come da lei stessa dichiarato, “non sono e mai devono sentirsi da meno”. Il romanzo edito dalla Mondadori racconta la storia di Dalia, una ragazza che da piccola era stata testimone di una violenza subita dalla madre: “Sviluppa un odio incredibile nei confronti degli uomini. Compila con estrema cura e attenzione un quaderno, con dettagliato elenco dei più violenti, da eliminare, trasformandosi in una serial killer dei colpevoli. L’ho scritto dopo aver raccolto tanti racconti di donne ferite e violate, fisicamente e psicologicamente”. L’argomento trattato nel libro riporta l’attenzione di Marina di Guardo sul caso Weinstean e sul timore per il lavoro scelto dalle sue tre figlie: “Ero preoccupata soprattutto per Chiara, per la natura del suo lavoro. Poi mi sono rassicurata. Ho pensato: non ha capi, né ricatti, né dunque pressioni. Può decidere da sola della propria vita”.



Marina Di Guardo e il suo rapporto con le tre figlie

L’intervista di Marina Di Guardo prosegue con i racconti del suo grande orgoglio per le tre figlie Chiara, Valentina e Francesca e sulle scelte da loro fatte in ambito professionale. Ognuna di loro, infatti, ha scelto la propria strada, diventando imprenditrici di se stesse: “Ma per me le mie ragazze sono il massimo anche se non avessero raggiunto traguardi ambiziosi. Non ho mai avuto aspettative, ho sempre voluto che fossero felici delle scelte fatte”. Inevitabile il riferimento alla gravidanza di Chiara e al rapporto con Fedez, padre del bambino arrivo e di cui già conosciamo il nome, Leone: “È un ragazzo in gamba, geniale, che ha sofferto molto nella sua vita e merita il meglio. Sono certa saranno ottimi genitori”. Infine, un ricordo ai bei tempi in cui organizzava dei pic nic con le figlie e che torneranno presto: “Spesso andavamo a fare le passeggiate in mezzo alla natura. Ci fermavamo sui prati. Un plaid sull’erba delle colline, nel piacentino. Preparavo i panini. Ci raccontavamo cose, tra i fiori che raccoglievamo”.

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