Ad intervenire sull’episodio che ha visto protagonista Antonino Cannavacciuolo, raggiunto da un controllo dei Nas nel suo nuovo locale “Al Bistrot” di Torino che ha evidenziato alcune irregolarità, è stato anche Matteo Salvini. Il leader della Lega si è espresso a favore del giudice napoletano di MasterChef attraverso il suo profilo Twitter. Queste le parole del leghista, che poco prima in una nota si era definito candidato premier del suo movimento:”Indegno blitz a Cannavacciuolo. Si vergogni il governo che fa scappare per un asterisco chi in Italia lavora. Non vedo l’ora di andare a governare per tutelare anche gli imprenditori perseguitati da asterischi e cavilli di una burocrazia ottusa”. Una presa di posizione importante che butta in politica una vicenda di cronaca: come la prenderà il diretto interessato? (agg. di Dario D’Angelo)
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SOCIAL CONTRO ANTONINO
Sempre duro con i suoi giudizi, Antonino Cannavacciuolo stavolta si trova dalla parte del giudicato. Lo chef, tra i più quotati e amati d’Italia, è finito nella bufera a causa di un’ispezione dei Nas nel suo bistrot di Torino, dove sono state accertate alcune irregolarità nell’etichettatura degli alimenti. Sono scattate due denunce e una multa, ma a far infuriare i social è soprattutto lo sfogo dello chef, che così si è tirato dietro le ire degli utenti, secondo cui il giudice di Masterchef «si crede una star e vuole aggirare le regole». Il senso dei messaggi ripropone quelli ricevuti da Carlo Cracco dopo la perdita di una stella Michelin: «Tanta tv e poca cucina», rimprovera una utente. C’è anche chi ha rivolto una dura reprimenda a Cannavacciuolo: «Accolgo il tuo “viene voglia di andare via, tanto a Torino c’è già abbastanza roba congelata anche senza il tuo bistrot». Altri invitano lo chef ad andare via, «dove le regole si rispettano tutte, dalla prima all’ultima e non solo quelle che ciascuno di noi ritiene sensate». (agg. di Silvana Palazzo)
L’ANNUS HORRIBILIS DEI GIUDICI DI MASTERCHEF
La visita dei Nas al ristorante “Al Bistrot” di Torino ha fatto scattare un moto d’indignazione rispetto al trattamento riservato ad Antonino Cannavacciuolo. Lo chef ha spiegato che l’errore riscontrato nel corso del blitz non è stato frutto di malafede, ma questo non è servito ad evitare due denunce per il titolare del locale aperto da poco in via Umberto Cosmo e per la moglie del cuoco napoletano. Viene da dire, allora, che si tratta di un momento negativo per tutti i MasterChef: Cannavacciuolo punito dai Nas, Cracco che ha subito l’onta della perdita di una stella Michelin, Joe Bastianich che ha da poco chiuso il ristorante “Ricci” aperto a Milano insieme a Belen Rodriguez. Insomma, l’unico a salvarsi degli storici giudici di MasterChef- per ora – in questo 2017 è Bruno Barbieri. Non resta che attendere, con grande fiducia, l’arrivo del 2018. (agg. di Dario D’Angelo)
FIPE DIFENDE LO CHEF
Antonino Cannavacciuolo è finito nel mirino dei Nas: il suo locale “Al bistrot” è stato sanzionato per diverse irregolarità. Sui menù mancava l’indicazione degli alimenti congelati e le materie prime consegnate in cucina non erano tracciate. La moglie dello chef Cinzia Primatesta e il direttore della ristorazione Giuseppe Savoia sono stati denunciati a piede libero: per i carabinieri si tratta di “frode in commercio”. A prendere le parti di Cannavacciuolo arriva la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) con una nota scritta dal vicepresidente Giancarlo Deidda. «Mettere alla pubblica berlina un professionista per un supposto asterisco mancante è davvero un po’ troppo; farlo nel periodo natalizio appare anche strumentale. I controlli e le sanzioni ai ristoratori che frodano o scorretti sono sacrosante. Ma quella di Cannavacciuolo non è una scorrettezza, bensì solo un equivoco formale. Bisogna evitare di trasformare un corretto sistema di norme in una gabbia rigidissima».
ANTONINO CANNAVACCIUOLO NEI GUAI O LA STORIA È POMPATA?
Anche il presidente dell’associazione Assotutela, Michel Emi Maritato, si è schierato al fianco di Antonino Cannavacciuolo, il celebre chef finito nella bufera di critica e opinione pubblica per una denuncia dei carabinieri del Nas rivolta alla moglie e al direttore del suo bistrot di Torino. «Il sottoscritto e tutta la associazione Assotutela esprimono vicinanza e solidarietà allo chef Antonino Cannavacciuolo», ha scritto Maritato. Il garantismo è il presupposto da cui parte la sua nota: «Saranno gli organi preposti ad accertare cosa sia realmente accaduto nel locale di Cannavacciuolo». D’altra parte però ha condannato «il tritacarne mediatico inscenato nei riguardi del grande cuoco e del suo staff, simbolo del made in Italy nel mondo e dell’eccellenza gastronomica del Belpaese». E concorda con lo chef riguardo il fatto che «storie incredibili e pompate come questa, fanno venire voglia di andarsene da un’altra parte».