A due giorni dal Natale, Panariello sotto l’albero è l’antipasto perfetto all’opulenza di pranzi e cene festive. Il menù è ricco: stuzzichini/macchiette dal gusto agrodolce; pezzi forti a base i grandi ospiti; secondi piatti al profumo di critica sociale. Di contorno, la sciapa Diana Del Bufalo e il companatico degli applausi fluviali. Ma le premesse vanno ben presto in fumo: niente arrosto, vien da sé. Ci sarà pure l’imbarazzo della scelta, ma chissà perché fatichiamo a saziarci. Se non altro ci proviamo, con Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni, le vere specialità speciose di casa Panariello. Con loro, il padrone di casa si cimenta in una rivisitazione in chiave moderna dell’opera più nota di Shakespeare: “Vendesi Giulietta 1600”, dice un Montecchi rinsavito, che ha finalmente messo al bando i rimorchi. Altro che amore: lui sì che è un vero maschio Alfa… Romeo.
PAGELLE DELLA SERATA
Voto: 7. Pronti per la prossima portata, che guarda un po’ è tipicamente napoletana. Preferiamo omettere quanto avviene con Giovannino Esposito. In una parola: osceno. E anche un po’ scemo. Voto: 3. Si può dire che il trattamento riservato a Luisa Ranieri sia degno di un uovo strapazzato. Dopo le fiction, l’attrice si barcamena malissimo tra la danza e il canto. Per fortuna c’è Biagio Antonacci, che di canzoni è certamente più esperto. E non è un titolo di merito. Voto: 4.
Gianna Nannini si dichiara “un po’ viareggina, un po’ livornese”. Le origini toscane sono indubbie, dal momento che la sua ‘c’ è pressoché inesistente. Esibizione di default sulle note di Cinema; ordinando la Nannini si va sul sicuro (noioso). Voto: 4. I superospiti formato famiglia Cristina D’Avena e Benji&Fede vengono serviti alle 23.50. Sarà l’orario, la stanchezza, la voce roca da abbiocco post-cena, ma i tre si permettono di cantare in playback la sigla di Holly e Benji. Il duo dei cartoni animati sarà pure “campione”, ma i giovinastri qui presenti hanno ben poco di atletico (vocalmente parlando). Voto: 4. Roberto Giacobbo stravolge un po’ i piani con la sua rivelazione: “Gesù è nato tra maggio e agosto”. Ma come, Giacobbo, butti via così ore e ore di spettacolo? Tirate giù la clèr, i presupposti sono tutti sbagliati. Voto: 7.