Sono volate parole forti dopo la prima puntata di Masterchef Italia 7 dove la grande novità era la presenza di Antonia Klugmann al posto del mostro sacro Carlo Cracco. Insulti che la chef ovviamente non ha potuto accettare anche perché pronunciati in maniera violenta e atta ad offenderla in quanto donna. Per fortuna però stiamo parlando di una minoranza, perché alla maggior parte del pubblico Antonia Klugmann è piaciuta. Ironica, preparata e cattiva ha preso il posto di un personaggio adorato da tutti, ma ha superato il primo esame a pieni voti. Abbiamo visto infatti in cucina Antonia Klugmann alterarsi, scherzare e fare anche battute in grado di lasciar in silenzio i suoi tre colleghi Joe Bastianich, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo con una maggiore esperienza almeno davanti alle telecamere. Ora aspetteremo per vedere se chi ha sbagliato nell’insultarla avrà capito la lezione perché Masterchef va avanti e giovedì ci sarà la seconda puntata di un percorso meraviglioso che porterà all’elezione del settimo miglior cuoco amatoriale italiano. (agg. di Matteo Fantozzi)
VIOLENZA MEDIATICA
Antonia Klugmann vittima di “violenza mediatica”. Ad usare questa espressione è proprio la nuova chef di Masterchef, stella Michelin nel suo ristorante “L’Argine” a Vencò. Dopo le due prime puntate della trasmissione di Sky è stata paragonata ad un mix tra Chanel di Gomorra e Angela Merkel per la sua severità. «Sapevo che la tv dà accesso diretto al giudizio sulla tua persona, sulla tua estetica… E lo temevo. Ma non mi aspettavo questa violenza mediatica. Un linciaggio che in un paese civile non dovrebbe avvenire. E che invece avviene, soprattutto se sei donna. Anzi, proprio in quanto donna… Mi sono sentita violentata», ha dichiarato la Klugmann al Corriere della Sera. I toni usati dalla chef non sono esagerati, perché i messaggi social che l’hanno inondata sono cattivi e violenti. Torna sempre la solita questione: se sei donna, ti giudico, ma non lo faccio per quello che fai, come avviene invece per gli uomini. Fuori dagli schemi ai quali siamo abituati, soprattutto nelle cucine televisive, Antonia Klugmann è tutt’altro che una padrona di casa rassicurante. Per questo è finita nel mirino delle critiche. «Sia chiaro: io non sono una bulla di quartiere. Anzi, sono la più tenera con le persone deboli. E i miei colleghi, Cracco in testa, sono stati negli anni di questa trasmissione molto più duri di me. Io non ho fatto nulla di più di quello che loro hanno fatto in passato». L’attacco social ha colpito molto la chef, che non pensava di dover pagare un prezzo così alto dal punto di vista personale.
ANTONIA KLUGMANN E LA VIOLENZA SUI SOCIAL
I social non rappresentano la società, e spesso ci dimentichiamo di questo particolare, ma gli insulti fanno sempre male. Lo sa bene Antonia Klugmann, che si è sentita «violentata» dal punto di vista mediatico. «Ti senti violata nella tua persona. E non dovrebbe più succedere. Mai. Se il mio caso può servire da esempio, beh, ne sono felice», ha dichiarato la chef al Corriere della Sera. Masterchef per lei è un’occasione di crescita professionale, ma si dice inquietata dalla reazione. Se ne sono resi conti anche gli altri giudici, che l’hanno chiamata per esprimere la loro costernazione. Non ha nessuna richiesta la Klugmann, ma rivendica «il diritto di essere me stessa, senza dover chiedere scusa». Non è normale del resto che venga aggredita sul web perché non piace: «Subire minacce di violenza sui social è una cosa orrenda. Un reato. Sapevo che eravamo messi male con le donne, qui da noi, ma non così tanto». Del resto questa vicenda rischia di far passare un messaggio sbagliato: «Cosa insegniamo alle nostre bambine? Che se sei remissiva e stai al tuo posto allora nessuno ti mena? Mi hanno dato della puttana, hanno minacciato di usare il sesso contro di me… Questo capita perché sono una donna. E sono purtroppo solo l’ultima donna a cui è successa una cosa del genere. Una vergogna».