Il film Natale a casa Cupiello, in onda dalle 23.30 su RAi 3, è stato tratto dall’opera teatrale scritta nel 1931 da Eduardo De Filippo. Questa è stata rappresentata per la prima volta in assoluto il 25 dicembre dello stesso anno a Napoli al Teatro Kursaal. E’ con quyesta che parte l’esperienza della Compagnia del Teatro Umoristico I De Filippo. Questa era composta dai tre fratelli De Filippo e da attori poi diventati molto famosi come Tina Pica, Agostino Salvietti, Alfredo Crispo, e Dolores Palumbo tra gli altri. Nell’opera teatrale la vicenda si svolge nell’arco di cinque giorni all’interno della casa di questa famiglia che si chiama appunto Cupiello. Come location nei tre atti della commedia abbiamo la camera da letto, rappresentata negli atti I e III, e la sala da pranzo, nell’atto II. (agg. di Matteo Fantozzi)



NEL CAST EDUARDO DE FILIPPO

Dopo molti anni di assenza sullo schermo, il 24 dicembre alle 23:30 viene riproposto a grande richiesta su Rai 3 Natale in casa Cupiello. Non si tratta di un semplice film, ma della trasposizione di una commedia tragicomica di Eduardo De Filippo. Considerata uno dei classici natalizi e della commedia napoletana, è definita dallo stesso autore un “parto trigemino con gravidanza di quattro anni”, tanto gli era costata fatica la sua stesura. La prima apparizione risale infatti al 1931, proprio al giorno di Natale, ma nel corso degli anni successivi l’artista decide di apportare alcune modifiche e ampliandola, per far conoscere l’opera così come la vediamo oggi. Due sono le trasposizioni per la televisione. La prima del 1962 vede come attori Nina De Padova e Pietro De Vico, mentre la seconda, del 1977, è proprio quella che verrà riproposta in televisione. In questa, oltre allo stesso autore, recitano Luca De Filippo, figlio dello stesso Eduardo, Pupella Maggio, Gino Maringola, Lina Sastri.



NATALE IN CASA CUPIELLO, LA TRAMA DEL FILM

Natale in casa Cupiello è divisa in tre atti. Il primo atto è ambientato durante l’Antevigilia. I coniugi si svegliano e iniziano una serie di lamentele, tra l’entusiasta preparazione del Presepe da parte di Luca e l’arrivo del fratello Pasqualino. La moglie e il figlio ritengono però che questa tradizione sia ormai sorpassata e durante la stessa preparazione Luca inizia a dare segni di problemi motori. Irrompe infine Ninuccia, la figlia in lotta continua con il marito Nicolino, che in un momento di rabbia confessa di voler scappare con l’amante e distrugge il Presepe. Nel trambusto, Luca trova la lettera d’addio di Ninuccia al marito e, ignaro, la consegna. Il secondo atto descrive i festeggiamenti della Vigilia. Vittorio viene invitato da Pasqualino a festeggiare con la famiglia e la cena si svolge in una tensione palpabile. Ninuccia e Vittorio restano un momento da soli e Vittorio li coglie in flagrante, decidendo di sfidare a duello l’amante della moglie. Concetta, la madre, è sull’orlo di una crisi di nervi, ma appaiono il marito, il cognato e il figlio vestiti da Re Magi per consegnarle i regali di Natale. Il terzo atto vede il crollo di tutte le certezze di Luca, costretto ormai a letto dalla malattia latente. Resosi conto di aver vissuto in tutti quegli anni in un’illusione, ignaro delle vicende famigliari, viene colto da un ictus. Iniziano i deliri e purtroppo sembra che la fine sia molto vicina. Al capezzale del padre, per la prima volta Tommasino capisce la bellezza e il significato del Presepe.

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