Incredibile esibizione della cantante israeliana Noa al Concerto di Natale in Vaticano che ha creato emozione e grande commozine. L’artista, ricordiamo ebrea di religione, ha voluto mandare un messaggio di pace in un momento molto difficile per il mondo in continua lotta per la supremazia in ambiti anche di poco rilievo morale. Il grande esempio offerto da Noa ci fa capire come questa giornata debba assolutamente unire per cercare di porre rimedio a una continua divisione che sembra scorrere nelle vene degli uomini. Il Concerto di Natale in Vaticano sta regalando quindi una grande opportunità e cioè quella di cogliere come diverse culture riescano ad avvicinarsi con un obiettivo comune e cioè quello della pace e della felicità. Noa ha voluto dedicare la sua canzone a Papa Francesco che stasera nella Santa Messa della vigilia di Natale ha ribadito dei concetti molto simili a quelli appena descritti, sottolineando che la cittadinanza non ce la dà un documento ma direttamente Gesù uomo tra gli uomini. (agg. di Matteo Fantozzi)



LA CANTANTE RICORDERÀ CHE LA VITA È BELLA

Per il consueto appuntamento con il concerto di Natale, che quest’anno, per il 25 esimo anno dalla sua nascita, tornerà in Vaticano, l’Aula Paolo VI ospiterà anche la cantante israeliana Noa, che celebrerà la ricorrenza più magica dell’anno con alcuni fra i suoi brani più importanti. Nel corso della serata, che andrà in onda a partire dalle 21.10 su Canale 5, Noa regalerà alla platea un’esibizione sulle note di una delle sue canzoni più celebri, “Beautiful That Way”, brano noto al grande pubblico poiché colonna sonora del fortunato film di Roberto Benigni “La vita e bella”. Subito dopo, sarà la volta di “Look at me”, una melodia dal concerto n. 5 per clavicembalo e archi in fa minore di Bach, sulla quale la cantante israeliana ha realizzato un testo. Per la sua performance, Noa sarà inoltre accompagnata alla chitarra da Gil Dor, con la presenza dell’Orchestra Sinfonica Universale Italiana diretta dal maestro Renato Serio e dei vocalizzi di “Art Voice Academy”.



LA VITA PRIVATA DI NOA, LA CARRIERA E IL SUCCESSO

Noa, classe 1969, nasce a Tel Aviv da una famiglia di ebrei yemeniti, costretti a fuggire dal loro paese in seguito delle ostilità scatenate dalla proclamazione dello stato di Israele. Con l’arrivo a New York, il capofamiglia ottiene una cattedra presso l’università, ma per la cantante è l’inizio di un periodo tormentato, durante il quale, divisa fra la cultura che l’ha accolta e quella lasciata alle sue spalle, deciderà di fare ritorno in Israele. Proprio nel suo paese d’origine, infatti la ragazza, poco più che diciassettenne, presta il servizio militare obbligatorio per due anni, e proprio qui conosce il pediatra Asher Barak, che successivamente diventerà suo marito. Il successo nel mondo della musica risale ai primi anni ’90, quando diventa famosa per i suoi live accompagnata dal chitarrista Gil Dor. Nel 1997 il successo del brano colonna sonora de “La vita è bella”, mentre nel 2000, all’apice del suo successo, collabora con Pino Daniele per il brano “The desert in my head”. Risale al 2006 la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo con il brano “Un discorso in generale” (tornerà sul palco dell’Ariston nel 2012) e nello stesso anno riceve Quirinale l’onorificenza di “Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia”.

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