Nino Frassica parla a ruota libera durante un’intervista rilasciata al quotidiano La Verità. L’ultima scia di successo è quella di Indietro tutta trenta e l’ ode, rievocazione per il trentennale della leggendaria trasmissione ideata e condotta con Renzo Arbore, che su Rai 2 ha battuto tutti i record di ascolti. Intervista logicamente divertente fatta ad un grande comico, si parte dalla singolarità di non avere la patente: “Ho la fobia dell’ auto, come quelli che ce l’ hanno dell’ aereo o dell’ascensore… Però guido il camion a rimorchio”. Si passa al grandissimo successo del programma Indietro tutta trenta e l’ode, programma condotto insieme ad Arbore: “Il coraggio e la genialità di Arbore lasciarono il segno, facendoci scoprire che si poteva ridere di tutto, canzonare gli intoccabili. Già l’aveva fatto nell’Altra domenica”.
IL NATALE A CASA DI NINO FRASSICA
Nino Frassica, attore e comico, parla anche di come è vissuto il Natale a casa sua, raccontandolo in maniera particolare scegliendo un presepe post-moderno: “Don Matteo, Gigi Marzullo, Roberto Giacobbo, Davide Mengacci, Cristiano Malgioglio? Li invito tutti, pure quelli che stanno dietro il telegiornale come Gabriele Paolini, Niki Giusino, ha presente? Qui non ci sono telecamere, però vengono lo stesso”. In Complimenti per la connessione Frassica ha interpretato un maestro Manzi in versione digitale. Frassica dice di aver imparato piano piano anche se va lento, e poi con un click si trova tutto. Riguardo la nascita della sua vena comica dice: “Da ragazzo frequentavo già i quarantenni e i cinquantenni. I coetanei parlavano solo di calcio, invece io ero fissato con la musica. Poi guardavo Cochi e Renato in tv e ascoltavo Alto gradimento di Arbore, con Mario Marenco e Giorgio Bracardi. Ora li ho coinvolti nel Programmone”.
QUELLA “PASSIONE” PER BARBARA D’URSO…
Il comico poi parla della sua passione per Barbara D’Urso: “Guardavo sempre Il Grande fratello quando lo presentava lei. Anzi, dovrebbe tornare così s’ incontrano una bella trasmissione e una brava conduttrice. Adesso sto cercando le videocassette della Dottoressa Giò, la serie in cui faceva il medico. Non curava i pazienti, però li intervistava. Intervistava anche i parenti piangenti. Cerco l’ intera serie. Sono disposto anche a pagare 1.000 euro a puntata, che per una videocassetta è tanto”. Riguardo i gusti su grandi protagonisti del passato queste sono le scelte: “Stanlio e Ollio e Totò. Stanlio e Ollio interpretavano pompieri, ladri o carabinieri, ma restavano sempre loro. Quello che piace fare anche a me, con le dovute proporzioni. Poi apprezzo pure Walter Chiari e Charlot”.