Dopo tre anni, nel giorno di Natale, la showgirl Sylvie Lubamba ha lasciato il carcere. Lo scorso 7 agosto 2014 l’ex valletta di Piero Chiambretti era stata arrestata dopo aver usato alcune carte di credito risultate rubate. La Lubamba era stata tuttavia già condannata nel 2006 per lo stesso reato, patteggiando poi la pena a sei mesi e 10 giorni nel 2008. Quattro anni dopo però è stata beccata nuovamente. Ad intervistarla, una volta scontata la sua pena, è il settimanale Spy, in edicola da domani 29 dicembre. «Sono stata scarcerata il 25 dicembre, il giorno della nascita di Nostro Signore. Cosa avrei potuto desiderare di più? – esordisce Sylvie Lubamba, che poi racconta le sue sensazioni dopo questo periodo di detenzione – Sono pentita di quello che ho fatto, ma lo ero già dodici anni fa. Ero convinta che il reato cadesse in prescrizione, invece le sentenze sono andate avanti e sono stata condannata definitivamente. La giustizia è lenta, ma arriva a tutti».

“IN CARCERE HO TROVATO LA FEDE”

Queste le prime parole, rilasciate in esclusiva al settimanale Spy, di Sylvie Lubamba, la showgirl italiana di origine congolese lanciata in tv da Piero Chiambretti. È proprio durante la detenzione che la showgirl, dimagrita più di dieci chili, ha scoperto la fede. Proprio per questo nel 2015 la Lubamba fu una dei 12 detenuti del carcere di Rebibbia ai quali papa Francesco lavò i piedi il giovedì di Pasqua: «Quello con papa Francesco è un incontro che mi ha cambiato la vita: mi sono sentita benedetta e fortunata. Tutt’ora mi chiedo come sia stato possibile. Non sono ancora riuscita a metabolizzare e non riesco a trovare le parole adatte per parlarne. In carcere ho aperto la Bibbia per la prima volta nella mia vita e l’ho studiata. Il rapporto con il Signore si è fortificato: lui si manifesta, è un padre misericordioso, è attento ai dettagli». Un incontro che le ha cambiato la vita e che ora le permette di ripartire, di provare a ricominciare dopo i tantissimi errori del passato: si dice rinata ora Sylvie e soprattutto grazie alla fede ed è per questo che il suo pensiero va al futuro: «Mi piacerebbe tornare a lavorare nel mondo dello spettacolo. Chissà se qualcuno avrà il coraggio di darmi una nuova opportunità e di credere in me dopo tre anni di carcere», spiega a “Spy” la Lubamba. «Ma ho paura che questa esperienza abbia macchiato il mio nome. Mi piacerebbe, ma non ci conto. Il mio piano B? Fare un lavoro normale», conclude.