L’INTERVISTA

Jovanotti canta In Italia con la sua band/gang sgangherata. Poi chiede: “C’è Luciana?”. Sì, ma non adesso. Prima tocca a un ospite di grande levatura, Roberto Calasso, presidente e direttore editoriale di Adelphi. La sua ultima uscita si intitola L’innominabile attuale, un titolo non titolo, per dirla tutta, perché l’attualità è davvero irriferibile. “Questa società non ammette il caso”. Si comincia da una citazione: il mondo è tutto un’immensa compagnia assicurativa, che non ammette eccezioni alla regola. “Il caso è l’altro nome dell’ignoto, e l’ignoto è una questione di estrema attualità”. Ne troviamo conferma nella sinossi: “Turisti, terroristi, secolaristi, hacker, fondamentalisti, transumanisti, algoritmici: sono tutte tribù che abitano e agitano l’innominabile attuale“. [agg. di Rossella Pastore]



GLI ULTIMI IMPEGNI

Lo scrittore e direttore di Adelphi Roberto Calasso è ormai sulla bocca di tutti con il suo ultimo libro L’innominabile attuale, una pietra miliare nel lavoro dell’autore e a detta di molti destinato a rimanere nella memoria dei lettori. Confusione e smarrimento sono al centro della sua prospettiva, con cui lo scrittore sfrutta la metafora del turista e del pittore per parlare dell’epoca moderna. Quella in cui ci si trova a camminare su un terreno costantemente friabile, a cui l’essere umano si approccia con lamenti e all’interno di uno scenario inconsistente. Un testo di certo impegnativo e di cui Roberto Calasso parlerà all’interno della puntata di Che tempo che fa di oggi. Nove libri alle spalle in 30 anni di carriera, lo scrittore ha vissuto le ultime settimane destreggiandosi fra gli impegni della sua fitta agenda e appuntamenti per promuovere il suo ultimo libro. A inizio mese è stato infatti ospite dell’Archiginnasio di Bologna, in cui ha parlato delle due tracce presenti in questo suo ultimo lavoro. Il testo è infatti divisibile in due parti, con una prima concentrata sulla società contemporanea, in cui analizza terrorismo, turismo e il crescendo della digitalizzazione del mondo, ed una seconda in cui invece ripercorre lo scenario europeo a cavallo fra il ’33 ed il ’45. Un arco in cui si è vissuto un progressivo tentativo di autoannientamento. 



ROBERTO CALASSO, IL LIBRO “L’INNOMINABILE ATTUALE”

Il titolo scelto da Roberto Calasso per il suo Innominabile attuale è dovuto alla zona in cui secondo lo scrittore saremmo entrati dal ’45 in poi. Un’area che non ha nome e che riguarda l’ultima evoluzione dell’Homo Sapiens. L’autore ha sottolineato infatti a La Repubblica, che ci troviamo di fronte all’Homo Saecularis, un risultato della storia sofisticato e che prevede una costante sensazione di panico dovuta alla “mancanza di gravami di vario genere”. Calasso crede infatti che la secolarizzazione abbia vinto, ma allo stesso tempo si stia ripiegando su se stessa, vittima di quella mancanza di rettifica descritta da Confucio per le dinamiche del pensiero. Manca quindi l’essensiale che porti l’essere umano a poter trattare un mondo che ha conquistato negli ultimi anni ed è per questo che si ritrova ad essere “turista”, una delle metafore usate da Calasso nel suo testo. Turista perché è una “categoria che copre tutto” e che rappresenta “il modello antropologico della realtà virtuale”. 



I PREMI VINTI

Nato nel maggio de 1941, Roberto Calasso è un narratore, saggista e Presidente proprietario della casa editrice Adelphi. Un figlio d’arte, se così si può dire, che trova i natali grazie all’unione fra il giurista Francesco e la figlia di un pedagogista, Melisenda Colignola. Dopo aver frequentato il Liceo Classico ed essersi laureato in letteratura inglese, appena 21 enne entra a far parte di quella che diventerà l’Adelphi, grazie all’unione con altri persone, fra cui Luciano Foà e Roberto Bazlen. Dai primi anni ’80 in poi, Roberto Calasso si dedica ad un’opera immane divisa in più parti e collegate fra loro, a partire da La rovina di Kasch fino agli ultimi Il Cacciatore Celeste e L’innominabile attuale. Una raccolta di nove volumi e tremila pagine che si aggiungono agli altri saggi raccolti ne La follia che viene dalle ninfe. Scrive negli anni 2000 La letteratura e gli dei con cui vince il Premio Bagutta e lo Speciale Viareggio-Repaci, riuscendo aconquistare altri riconoscimenti internazionali grazie a Le nozze di Cadmo e Armonia e il Reconocimiento al Merito Editorial per il suo impegno come editore.