L’INTERVISTA
“Antoine, che fine hai fatto?”. Domanda opportuna. Dopo Pietre, il cantante francese è praticamente sparito. Per una buona ragione: “Mi sono riconciliato con la natura, andando a vivere su una barca”. Che nostalgia, la clip che ripercorre i suoi successi italiani. “L’Italia è la mia seconda patria”, dice. Intanto: “C’è Tony disperato. Secondo me pensa: ‘Mi avevano detto che era la Domenica Sportiva’”. E allora Fazio va da lui. Proprio oggi, Tony è arrivato quarto a Monza. “Un po’ rosichi, quando non vinci, ma fa parte del gioco”. Lorenzo Jovanotti è il suo idolo: “Lo ascolto da sempre, è una passione che condivido con mia sorella”. Subito le immagini a lui dedicate. “Cosa pensi, quando ti rivedi? Non ti senti un po’ folle?”. “No”, replica lui deciso. Perché: “Basta prepararsi a dovere, dare il meglio agli allenamenti”. [agg. di Rossella Pastore]
IL GURU DEL MOTOCROSS
Terzo nella prima speciale del Monza Rally Show, Antonio “Tony” Cairoli (ospite a Che tempo che fa) ha conquistato la gloria per nove volte alla guida della sua Hyundai i20 WRC. Lo spettacolo su due ruote ha impegnato le strade della città lo scorso venerdì, sfilando sotto l’Arengario fra folle di curiosi e appassionati e al fianco dei grandi nomi in fatto di piloti. Presenti all’appello e fra i più attesi al pari di Valentino Rossi, Andrea Locatelli e Mattia Pasini. Il prossimo 8 dicembre il nove volte campione del mondo incontrerà il pubblico all’interno del Motor Show di Bologna, grazie allo stand della FIAT, di cui è “ambassador”. Questa sera Tony Cairoli sarà invece fra gli ospiti della nuova puntata di Che tempo che fa, in onda su Rai 1. Il pilota siciliano non è tra l’altro troppo lontano dall’ultima vittoria, registrata nei Mondiali di due mesi fa e definito non solo il guru del motocross, ma anche paragonato a Valentino Rossi per la sua specialità. Un idolo nascosto, a detta di molti, e con alle spalle una popolarità ottenuta grazie ai suoi tre pilastri: velocità, fango, gloria.
TONY CAIROLI, LE VITTORIE MONDIALI
In una sua recente intervista, Tony Cairoli ha sottolineato che il successo ottenuto ai Mondiali è stato possibile solo grazie al lavoro, l’unico in grado di plasmare il talento. L’ultima vittoria ai Mondiali ha segnato inoltre un passo importante per il pilota siciliano, soprattutto perché è stata segnata in seguito a due stagioni molto difficili e senza considerare che appena due anni fa la sua carriera era già stata data per spacciata. Come ha sottolineato Cairoli a Il Corriere della Sera, il pilota ha dovuto infatti correre con una frattura al radio che ha trascurato a lungo e che lo ha portato a rischiare il trapianto osseo. Anche se i più critici avevano già previsto una sua fine su pista, Cairoli era sicuro di potersi rimettere in sesto una volta ottenuta la guarigione, anche se è consapevole di aver rischiato tanto solo per aver cercato di resistere al dolore per un periodo di tempo troppo lungo.
GLI ESORDI
Antonio Cairoli nasce a Patti, in Sicilia, nel settembre dell’85 ed incontra per la prima volta la minicross ad appena quattro anni. Tre anni più tardi debutta nelle regionali ed inizia a collezionare successi, fra cui anche il titolo Juniores. Si distingue negli anni successivi in tutte le categorie, arrivando alla 125 nel 2001, vincendo ancora una volta il titolo regionale e replicando il successo anche alla nazionale cadetti. Debutta l’anno successivo nel FIM Motocross World Championship, ma deve attendere due anni prima di poter registrare i primi risultati significativi, riuscendo a vincere una gara in Repubblica Ceca e piazzandosi secondo nel 2005 al campionato italiano 125, diventando allo stesso tempo campione mondiale per la classe MX2. Sarà l’inizio di un successo in continua ascesa, che lo vedrà conquistare quasi tutte le gare del Mondiale del 2007 e riuscendo a mantenere il titolo anche in tutti gli anni successivi.