LA MUSICA COME CURA DEL MAL DI VIVERE

Mario Venuti in questo 2017 che ci apprestiamo a salutare, è stato grande protagonista con il suo ultimo album intitolato Motore di vita. Un lavoro pubblicato nello scorso mese di aprile e del quale hanno ottenuto un certo successo i singoli Caduto dalle stelle e Tutto questo mare. Brani che probabilmente saranno riproposti questa sera su Canale 5 nel corso nel concerto Capodanno in musica, presentato dall’Unipol Arena da Federica Panicucci. A proposito di questo album, senza dubbio rappresenta una netta linea di demarcazione rispetto al precedente Il tramonto dell’Occidente, con il cantautore siciliano che ha voluto fornire una visione maggiormente ‘carnale’ esprimendo il concetto che “il gusto, i sapori, la danza e l’amore fanno parte della gioia di vivere”. Come lo stesso artista ha avuto modo di sottolineare durante un’intervista rilasciata al portale L’Arena.it, la musica può rappresentare, insomma, la cura del mal di vivere: “La musica non ha solo un aspetto ludico, edonistico. La musica è cibo per l’anima, ‘soul food’. Certo, la fruizione è cambiata: da adolescenti veneravano i dischi, li ascoltavamo in modo attento e se non ci piacevano, li ascoltavamo con maggior attenzione. Adesso dopo un minuto, se qualcosa non ci piace, premiamo il tasto e skip, andiamo avanti”.



MARIO VENUTI: AMORE E MUSICA, DUE BINARI PARALLELI

Motore di vita, ultimo lavoro discografico di Mario Venuti, è un album nel quale tutte le canzoni contenute sono caratterizzate da ritmi travolgenti che invitano al ballo peraltro affrontando anche il tema del vero significato della stessa danza. Nella medesima intervista, l’artista ha spiegato la scelta di girare il videoclip della canzone Lasciati amare all’interno della propria casa sottolineando come l’amore, danza e la musica debbano viaggiare su binari paralleli: “Dove abbiamo girato la clip di Lasciati amare? A casa mia. Amore e musica, nella canzone come nel video, scorrono su due binari paralleli ma con uguali risvolti emozionali. Da un lato, due danzatori ripresi nelle loro evoluzioni amorose, mentre sull’altro binario la mia band ed io, come fossimo impegnati a provare un brano. Amare qualcuno come si ama una canzone, un’opera d’arte, una maestosa sinfonia. Ed è proprio la musica ad essere metafora della vita e dell’amore”.

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